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‘Glabach, Dahoud è l’uomo mercato. La Juve poteva prenderlo nel 2013

Nel 2013 la società bianconera poteva tesserarlo per appena 230mila euro, grazie al parametro FIFA, ma non se ne fece nulla. Ora c’è un’asta spietata con Borussia Dortmund e Liverpool. Milan alla finestra.
A cura di Vito Lamorte
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Mahmoud Dahoud è uno degli uomini di punta del mercato europeo. Il talentino del Borussia Monchenglabach vedrà il suo contratto in scadenza nel 2018 e in estate potrebbe cambiare maglia: tutto fa pensare ad un passaggio al Borussia Dortmund ma sul centrocampista siriano ci sono anche Juventus e Milan. Fabio Paratici è un grande estimatore di Dahoud ma l’offerta di 12 milioni per il suo cartellino (e 2 a stagione per il classe ’96) della società bianconera è stata respinta dalla dirigenza del ‘Glabach che, come anticipato, l'avrebbe già promesso al Borussia Dortmund, che è pronto a versare 15 milioni più bonus per vestirlo di giallonero.

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Nel 2013 la Juventus avrebbe potuto tesserarlo per appena 230mila euro, grazie al parametro FIFA, dopo che Dahoud aveva messo in mostra le sue qualità al Torneo delle Regioni di Duisburg, stregando gli scout di mezza Europa e quelli dei campioni d’Italia. Mahmoud Dahoud e la sua famiglia erano stati a Torino e avevano visitato il centro sportivo di Vinovo, dove il giovane siriano ha incontrato Arturo Vidal, il suo idolo, ma non se ne fece nulla.

A distanza di 4 anni qualche rimpianto e adesso sull’astro nascente di Dahoud ha messo gli occhi anche il Milan targato Fassone-Mirabelli. La società rossonera ha incontrato il ragazzo e la famiglia nelle scorse settimane a Düsseldorf ma le vicissitudine sul closing e nelle trattative societarie ha fermato l’assalto al talento siriano, naturalizzato tedesco, che è già un pilastro della nazionale tedesca di Joachim Loew. Nella ultime ore si è inserito anche il Liverpool di Jurgen Klopp: l'allenatore tedesco è pronto a fare follie pur di portarlo in Premier League e ha messo sul piatto un quinquennale da oltre 4,5 milioni netti a stagione per il calciatore. Cifre che farebbero riflettere chiunque, anche un ragazzo del 1996.

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