Media gol pazzesca, Higuain mette la Juve nel mirino
Ancelotti lo vorrebbe al Bayern Monaco. La Juventus avrebbe fatto carte false pur di portarlo a Torino e sabato sera si ritroverà di fronte il calciatore più in forma e letale del campionato italiano: Gonzalo Higuain. Numeri straordinari quelli dell'attaccante argentino che sta trascinando il Napoli verso un sogno chiamato scudetto. Crocevia del cammino è la partitissima dello JStadium, lo scontro diretto che può rimescolare ambizioni e rapporti di forza oppure consolidare/rilanciare i partenopei in cima alla classifica. Il ‘Pipita' rigenerato, finalmente micidiale: 24 partite, 24 gol in Serie A. Media pazzesca: considerato il numero dei minuti giocati finora (2006), l'ex Real va a segno ogni 83′. Come scendere in campo sapendo di partire da +1.
Le statistiche della Opta confermano il trend di rendimento da top player, punta di lotta (quando si fa largo in area e spara a rete da posizione centrale) e di governo (prezioso anche nella costruzione dell'azione offensiva): è il primo giocatore ad andare a segno per 6 gare di fila in stagione, mettendo la firma in calce alla maggior parte delle vittorie di fila (8) raccolte dai partenopei fino al successo con il Carpi. Tre punti sofferti, messi al sicuro grazie alla freddezza del bomber che dal dischetto ha replicato al vantaggio dei bianconeri di scena Frosinone.
Doppiette con Sampdoria, Lazio, Inter, Bologna, Atalanta, Frosinone e Sassuolo. Difese lasciate di sasso, portieri stecchiti. Solo in 7 occasioni Higuain è rimasto a bocca asciutta, la maggiore parte delle quali nelle fasi iniziali della stagione. Quali? Eccole: Sassuolo (23 agosto), Empoli (13 settembre), Carpi (23 settembre), Milan (4 ottobre), Genoa (1 novembre), Roma (13 dicembre), Torino (6 gennaio).
Con Insigne (10 gol, 10 assist) costituisce una delle coppie/gol più affiatate e devastanti della Serie A: assieme hanno messo a segno 34 delle 53 reti realizzate dal Napoli finora (64%). E adesso che là davanti s'è ‘svegliato' anche Callejon (la cui peculiarità tattica ha assicurato grande equilibrio al tridente di Sarri) l'attacco degli azzurri può essere davvero dirompente.
