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Matuidi, la 14 come Deschamps e il consiglio di Dani Alves: “Mi ha parlato bene della Juve”

Presentato ufficialmente l’ultimo colpo di mercato dei bianconeri che ha fatto il punto anche sugli obiettivi della prossima stagione: “Lavoreremo tutti i giorni per vincere la Champions”
A cura di Marco Beltrami
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L'ultimo arrivato è stato il primo a esordire in Serie A con la maglia della Juve. Blaise Matuidi si è già presentato ai suoi nuovi tifosi allo Juventus Stadium e pur giocando solo pochi minuti della sfida contro il Cagliari, ha già dimostrato di godere della fiducia di Massimiliano Allegri, che con l'esperienza e il dinamismo dell'ex Psg può optare anche per importanti variazioni di modulo. Dopo il "battesimo" del campo è arrivato quello davanti ai microfoni per il classe 1987 che è stato presentato ufficialmente dalla società bianconera nella giornata odierna.

Le cifre del contratto di Matuidi con la Juventus

Dopo il fallito assalto nella scorsa estate, con il Psg che aveva alzato un muro troppo alto per la Juventus, il francese è approdato ai bianconeri firmando un contratto fino al 2020. La società di corso Galileo Ferraris ha investito per lui 20 milioni di euro (pagabili in 3 esercizi), con bonus legati alle presenze per 10.5 milioni.

Ingaggio nettamente ridotto rispetto al Psg per Matuidi

Nel corso della sua esperienza con il Psg, Matuidi era arrivato a percepire 9 milioni di euro a stagione. Una cifra nettamente ridottasi alla Juve che anche per questo ha proposto al giocatore un contratto più lungo: in bianconero il classe 1987 percepirà 3.5/4 milioni di euro all'anno

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Matuidi e la maglia numero 14 della Juventus come Deschamps

Il centrocampista della nazionale francese spera alla Juventus di confermare l'ottimo feeling tra i giocatori transalpini e la squadra bianconera, confermato da campioni del passato del calibro di Platini, Zidane e anche il suo attuale ct Deschamps. E proprio a proposito del suo allenatore in Bleus, Matuidi ha svelato un retroscena relativo al numero di maglia scelto: "E' un grande orgoglio per me far parte di questa squadra, anche per questo motivo Deschamps mi ha parlato della Juve, molto bene. Volevo informazioni, anche se avevo già scelto. Il numero 14? Mi accompagna da tanti anni: è quello che portava anche Didier". Un numero che Matuidi erediterà da Mattiello, e in precedenza da Llorente e Vucinic.

Dani Alves ha parlato bene della Juventus, il retroscena di Matuidi

E a proposito di consigli, Matuidi ha incassato anche la benedizione di un altro ex Juve, ovvero Dani Alves. Con quest'ultimo ha incrociato il cammino nella preparazione estiva del Psg. Nonostante dichiarazioni pubbliche non troppo positive sulla sua esperienza in bianconero il brasiliano, ha parlato bene della Vecchia Signora al neoacquisto: "A me onestamente aveva detto ottime cose sul club. E come vi ho già detto, sono molto onorato di far parte di questa famiglia".

Il ruolo di Matuidi nella Juventus di Allegri

C'è grande curiosità intorno alla posizione in cui Matuidi giocherà nella Juventus. La sua duttilità gli permette di giocare senza problemi sia in un centrocampo a 2, nel 4-2-3-1 utilizzato da Allegri nella scorsa annata, e sia nel 4-3-3 provato dal mister nel finale di Cagliari. Il francese non fa distinzioni: "Centrocampo a due o a tre? Indifferente: nella Francia gioco a due, con i club ho giocato a tre. Le due posizioni vanno entrambe bene, deciderà l'allenatore". Quello che è certo è che in un reparto mediano a 3, Matuidi potrebbe garantire proiezioni offensive maggiori, che unite al suo dinamismo potrebbero anche giovare ad un minore dispendio di forze di tutta la squadra.

Gli obiettivi della Juventus nella stagione 2017/2018

Matuidi che è rimasto molto colpito dall'ambiente Juventus ha tracciato anche la rotta su quelli che sono gli obiettivi stagionali e in particolare sulla Champions e sulla corsa scudetto: "La Juve ha vinto tanto, ma sa sempre mettersi in discussione. Sono orgoglioso di farne parte, mi sento elettrizzato a iniziare questa nuova avventura. Tutti sognano di vincere la Champions, ma non si può fare dall'oggi al domani: ci sono tante ottime squadre, e noi facciamo parte. Lavoreremo tutti i giorni per arrivare in fondo. Nelle ultime tre stagioni la Juve è arrivata in finale, è stato fatto un gran lavoro.La serie A è molto importante è il nostro pane quotidiano che ci permette di essere veri pretendenti per la Champions".

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