Mandzukic raggiunge Ibra nella storia della Juventus
Mario Mandzukic come Zlatan Ibrahimovic. Il paragone sembra esagerato, anche se entrambi hanno un feeling eccezionale con le vittorie. Sia la bacheca del croato sia quella dello svedese sono stracolme. Mandzukic come Ibra ha anche fatto razzie di titoli nazionali, ne ha vinti sette negli ultimi dieci anni. Ma in questo caso il parallelo tra i due è tutto juventino. Perché Mister No Good ha segnato 26 gol in 96 partite in bianconero ed ha un bilancio identico a quello di Ibra.
Mandzukic eguaglia Ibra alla Juve
Con la rete segnata alla Fiorentina, la sua vittima preferita (terzo gol in cinque sfide), Mario Mandzukic ha segnato il 26esimo gol con la maglia bianconera, che ha indossato in 96 occasioni. E questi sono gli stessi numeri juventini di Ibrahimovic che nel biennio di Fabio Capello, vincente sul campo in Serie A ma cancellato completamente dalla giustizia sportiva, realizzò esattamente 26 reti in 96 partite. A livello assoluto Ibra è superiore a Mandzukic, che però considerando alcuni fattori è andato meglio rispetto a Zlatan. Perché ‘Mister No Good’ non è il centravanti della Juventus, come lo è stato al suo tempo lo svedese, ed anzi da quasi un anno si sacrifica per la squadra giocando sulla fascia a centrocampo.
Mister No Good in corsa per il Puskas Award
L’attaccante trentunenne oggi ha saputo di essere in lizza per la vittoria del Puskas Award, premio che viene assegnato al calciatore autore del gol più bello dell’anno. Mandzukic è nell’elenco dei dieci finalisti grazie al gol realizzato nella finale di Champions League contro il Real Madrid. La prodezza di Cardiff non è servita alla Juventus, ma ora può dare magari una grande soddisfazione all’attaccante di Allegri che proverà a vincere la concorrenza, tra gli altri, del serbo Matic, dell’ex milanista Boateng e di Giroud, autore di un gran gol il primo giorno del 2017 in una sfida tra Arsenal e Crystal Palace.
