Manchester United umiliato dal Milton Keynes Dons, club di terza serie

A Manchester pensavano di aver toccato il fondo con Moyes in panchina. I brutti ricordi dell'ultima, disastrosa stagione erano stati scacciati dall'arrivo di van Gaal e dalla campagna acquisti milionaria (circa 150 i milioni spesi finora, con Di Maria ultimo innesto) per rifondare la rosa secondo le richieste del nuovo manager. Invece, no. I brutti ricordi sono riaffiorati con la sconfitta umiliante (4-0) subita in Capital One Cup (la Coppa di Lega inglese) contro una squadra di terza serie (Football League One). Ai calciatori del Milton Keynes Dons non sembrava vero, sospesi tra la grande gioia e l'incredulità per un risultato storico, da raccontare ai propri nipoti: una squadra che vale quanto guadagna Wayne Rooney in una settimana, circa 300 mila euro, che elimina i signori di Old Trafford. Humor inglese, riso amaro per sir Alex Ferguson che stropiccia gli occhi, si dà un buffetto sul viso, scuote la testa, capisce che è tutto vero. Prima il flop clamoroso del suo pupillo (Moyes) che aveva scelto come erede al timone dei red devils, adesso l'avvio di stagione da incubo. Alla terza partita ufficiale avverte già una stretta allo stomaco. Dall'altra parte Karl Robinson, 33 anni, dal 2010 tecnico dei Dons che hanno preso a ceffoni sul muso lo United, osserva soddisfatto e ride: uno dei più giovani allenatori d'Oltremanica che dà scacco matto al guru olandese. Ryan Giggs copre il volto per la disperazione e la vergogna.

D'accordo, il Manchester è andato in campo con le ‘riserve' e non c'erano i big. Poi spulci la formazioni e t'accorgi che il ‘Chicharito' Hernandez (al Mondiale in Brasile col Messico), Welbeck, Kagawa e il portiere De Gea dovrebbero essere calciatori sufficienti per dare maggiore personalità alla squadra. Anderson, che alla Fiorentina avevano spedito in prestito, è stato tra i peggiori. E adesso si spiega anche perché Montella l'ha impacchettato e rimandato al mittente con tante grazie. E siccome al peggio non c'è fine, a dare la spinta verso lo sprofondo ci pensa Evans con la sua sagra di errori da dilettante. Due delle quattro reti che il Manchester incasserà sono colpa sua: prima perde palla in piena area di rigore poi si lascia infilare con un tunnel, di quelli che pensi di vedere solo alla playstation… no, tutto vero anche questo. van Gaal si contorce in panchina: potesse sparire, lo farebbe volentieri quando Vermijl si lascia scavalcare con un pallonetto e Afobe dà il colpo di grazia vincendo anche un rimpallo. L'ex ct dell'Olanda assiste impietrito alle proporzioni della disfatta: l'anno scorso quella ‘pippa' di Moyes arrivò alle soglie della finalissima, lui è stato eliminato subito.