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Manchester City, ecco il centro sportivo da sogno costato 270 milioni (foto)

Il progetto di Viñoly entra nel vivo: l’obiettivo è fornire talenti in grado di giocare in prima squadra.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il futuro, si sa, appartiene ai giovani. E così la pensano anche al Manchester City, dove al momento la dominano campagne acquisti faraoniche: ma questo non durerà per sempre, neppure nella squadra dello sceicco Mansur bin Zayd Al Nahyan. Ecco perché si è pensato di investire, e pesantemente, nel settore giovanile. Per renderlo competitivo ad altissimi livelli c'è stato bisogno di uno sforzo economico enorme: 270 milioni di euro. Ma adesso, il Manchester City ha un'accademia del calcio vera e propria, dove potrà coltivare i propri talenti in casa, per poi inserirli in futuro nella prima squadra.

Un progetto serio, non improvvisato dalla sera alla mattina. La lunga fase di studio ha visto l'analisi di oltre settanta centri sportivi del mondo, la valutazione di una ventina di progetti, e quattro anni di duro lavoro coordinato dall'architetto uruguaiano Rafael Viñoly Beceiro, già famoso per progetti come quelli del Brooklyn Children's Museum, del Tokyo International Forum e dell'aeroporto internazionale di Carrasco, oltre a tantissimi altri progetti tra quelli ultimati e quelli in corso, sparsi in tutto il mondo. Ed il messaggio che la Football Academy del City passa ai suoi giovani è chiaro e spiegato da un ponte di 190 metri che collega la struttura all'Etihad Stadium, casa madre del Manchester City.

Qui, alla Football Academy, ci passano tutti i giovani e le giovani del Manchester City. Perché l'imperativo è vincere, a tutti i livelli. Lo scorso anno l'Under-21 del City ha vinto la Premier League International Cup, aperta anche a club stranieri, mentre le ragazze del Manchester City Women hanno vinto la F.A. Cup femminile, e quest'anno si prepara all'assalto del campionato e della qualificazione alla Champions League. Ma l'Academy è anche teatro della UEFA Youth League: lo scorso anno la primavera del City si fermò ai quarti, eliminata dalla Roma, così come l'anno prima si era fermata per ora del Benfica.

Non solo calcio: viene garantita anche la scuola ai giovani che ne fanno parte, sono state create partnership con squadre di New York, Melbourne, Yokohama. Da qui sono già passati Kelechi Iheanacho, José Pozo, Olivier Ntcham, Jason Denayer, Rony Lopes: a luglio è arrivato anche Enes Unal, classe 1997 che arriva dalla Turchia. Qui, il 15 settembre, scenderà in campo la Juventus Primavera per la Youth League: i bianconeri, che pure sono all'avanguardia in Italia, sono lontani anni luce da questi livelli. Il City non avrà, nell'immediato, grandissimi vantaggi. Ma per il futuro è in una botte di ferro.

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