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Mamma Renata: “Nessun rispetto per Claudio quando era a Roma”

La 96enne mamma di Ranieri è tornata sulla delusione più grande del figlio, il periodo giallorosso: poteva essere il coronamento di un sogno, si trasformò presto in un incubo. “In Inghilterra si è ritrovato, lo rispettano. Quando ho saputo del titolo ho pianto: ora si può rilassare”
A cura di Alessio Pediglieri
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Claudio Ranieri Re d'Inghilterra. I titoli sul tecnico italiano che ha conquistato la Premier con il piccolo Leicester si sprecano, così come i complimenti e gli auguri a chi è riuscito a realizzarsi malgrado nessuno più contasse su di lui. Non mamma Renata, diventata in questi giorni popolarissima perché ha ospitato il figlio Claudio a Roma, mentre si disputata quella che poi è diventata la partita scudetto, Chelsea-Tottenham con gli Spurs raggiunti nel finale dai Blues di Hiddink. Lei, fresca 96enne, non si è tirata indietro e davanti ai giornalisti che la incalzavano ha voluto parlare del figlio, della sua carriera e delle sue amarezze. Come quella vissuta a Roma da tecnico dei giallorossi.

"A Roma non l'hanno trattato con rispetto, in Inghilterra sì e si è ritrovato". A dirlo è proprio mamma Renata a Repubblica, ricordando la parentesi giallorossa non felice per Ranieri, romano di Roma, che aveva coronato il proprio sogno professionale sedendosi su una panchina per lui importantissima. "In famiglia siamo tutti giallorossi, ma non è stato capito quando è arrivato. Il suo scudetto l'avrebbe vinto anche qui, è arrivato a stagione in corso, mi è dispiaciuto come sia andata a finire. Probabilmente nella sua città non è stato trattato con rispetto"

Poi, il pensiero al successo inglese in sella al piccolo Leicester contro ogni pronostico e aspettativa: "Non me lo aspettavo vincesse: diciamo che i giocatori che ha trovato sono bravi ragazzi, e si sono allenati da ver i professionisti, ma di certo non stava allenando uno squadrone. Ma in Inghilterra i è trovato bene, lo trattano alla perfezione, si è ritrovato ed è riuscito a vincere" 

Quindi la sera più lunga e bella, quella dello scudetto che Claudio ha voluto trascorrere comunque insieme alla mamma, pranzando con lei a Roma: "Mi sono messa a piangere, a fine partita per la felicità. Claudio l'ho sentito solamente più tardi perché mi hanno chiamato nipoti e cugini. Era contentissimo, come tutti: ora ci possiamo rilassare. Ne abbiamo parlato anche a pranzo, della sua squadra: è stato due ore, ma si voleva rilassare, voleva stare tranquillo. Tanto mi chiama tutte le sere, ero aggiornata su tutto"

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