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Malesia, il principe Johor vuole Totti. Ma il capitano rinnova con la Roma

Dopo i Cosmos di New York arriva un’altra offerta allettante per il calciatore. Lui, però, non lascerà l’Italia e la Capitale.
A cura di Maurizio De Santis
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Francesco Totti Re di Roma, scrivono i tifosi che attendono il rinnovo del capitano
Francesco Totti Re di Roma, scrivono i tifosi che attendono il rinnovo del capitano

Tutti vogliono Totti ma il capitano resterà alla Roma. Dissidi, malumori, polemiche che nelle scorse settimane hanno agitato l'ambiente giallorosso sono state spazzate via dalla classe immensa del campione che ha preso la Roma per mano e le ha regalato un finale di stagione ancora da scrivere per conquistare la qualificazione diretta alla Champions. La sfida a distanza è con quel Napoli battuto all'Olimpico grazie anche a un guizzo del ‘pupone', autore del passaggio che ha innescato il ‘ninja'.

Prima ancora, le prodezze contro Atalanta e Torino s'erano rivelate decisive per le sorti dei capitolini. E tanto è bastato perché la dirigenza si convincesse che concedere un altro anno di contratto da calciatore al simbolo di una Città Eterna – anche per l'amore nei confronti del giocatore/bandiera/icona di un popolo – era uno sforzo possibile. Il rinnovo ci sarà poi ad attendere Totti c'è già un ruolo nello staff della società.

Il principe malese, Johor, sogna Totti

Totti, core de Roma, non si tocca. I Cosmos di New York e la Major League americana avevano tentato un approccio con il calciatore. "C'è stato un contatto", avevano fatto sapere dalla Grande Mela. Ma tale è restato. Dall'Inghilterra perfino Ranieri aveva immaginato un ‘Totti alla Altafini' da incastonare nel miracolo Leicester e far sì da avere per la Coppa un asso da calare sul rettangolo verde in termini di esperienza e grande tecnica. L'ultimo della lista è stato il principe della Malesia Johor, proprietario della Johor Darul Ta'zim: che avrebbe voluto acquistarlo proponendogli un contratto milionario. L'obiettivo era chiudere un'altra operazione come quella che risale al 2013, quando riuscì a portare in Malesia Pablo Aimar. L'argentino era stato l'acquisto più costoso della storia del calcio malese ma quell'ingaggio non sortì gli effetti sperati a causa dei continui infortuni e delle precarie condizioni fisiche del calciatore.

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