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Lukaku: “Ho chiesto a Ibra il permesso per indossare la maglia numero 9”

L’attaccante colpo di calciomercato dello United per 85 milioni di euro ha rivelato un retroscena sulla scelta del numero di maglia: “Il 9 è un bel numero, ho chiesto a Zlatan il permesso di indossare questa maglia e me lo ha dato. Lo ringrazio pubblicamente”
A cura di Marco Beltrami
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Meglio non far arrabbiare Zlatan Ibrahimovic. Lo sa bene Romelu Lukaku, il bomber belga fresco di trasferimento milionario al Manchester United. Alla corte di José Mourinho, l'ormai ex Everton raccoglierà l'eredità proprio dello svedese attualmente svincolato dopo una super stagione all'Old Trafford purtroppo conclusasi con un grave infortunio.

Lukaku e il permesso di Ibra per la numero 9

Lo svedese che comunque sembra destinato a firmare un nuovo contratto proprio con i Red Devils, al momento però non fa parte del gruppo. Ecco allora che la casacca numero 9 da lui indossata nella scorsa stagione è senza un padrone. Nonostante questo dato di fatto, l'ultimo arrivato Romelu Lukaku ha voluto comunque chiedere il permesso a Ibra per poter portare sulle sue spalle il numero che da sempre contraddistingue i bomber di razza. Ecco il suo racconto ai microfoni di Espn, con il retroscena della "benedizione" dello svedese: "Quando c’è stata la possibilità ho sempre scelto di indossare il 10. Il motivo è semplice, è il giorno del compleanno di mia madre, che poi è nata a ottobre, quindi 10-10. Ora però volevo cambiare e provare l’emozione di giocare con il numero simbolo per un attaccante, il 9. Il 9 è un bel numero, ho chiesto a Zlatan il permesso di indossare questa maglia e me lo ha dato. Lo ringrazio pubblicamente".

Ancora con Mourinho

E a proposito di ringraziamenti, Lukaku non può che ringraziare anche Mourinho che dopo l'esperienza non positiva al Chelsea è pronto a tornare a puntare su di lui: "Ero un ragazzino e volevo giocare. Oggi sono maturato, ho 24 anni e sono felice di avere un’altra possibilità di lavorare con lui. Abbiamo parlato, mi ha detto cosa si aspetta da me. Vuole migliorarmi e io sono pronto. Josè crea giocatori vincenti, io non ho mai conquistato un trofeo importante. Questa è la mia grande chance”.

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