Löw: “L’Italia è forte. Un errore e siamo fuori”
Joachim Löw era nello staff di Klinsmann nel 2006, il Mondiale del cielo azzurro sopra Berlino. Ed era in panchina nel 2012 quando all'Europeo ‘Hulk' Balotelli spaccò le ambizioni di vittoria dei tedeschi con due gol di pregevole fattura. Ferite rimarginate ma la cicatrice resta e con essa anche i brutti ricordi di quei momenti. Nell'intervista alla Bild confessa come l'attesa e la tensione emotiva scandiscano il conto alla rovescia per la sfida dei quarti contro l'Italia, una gara che non è come le altre. "E' un match da 50 e 50, basta uno sbaglio e torni a casa". La sconfitta di Varsavia fa capolino tra i ricordi peggiori.
E' stata dolorosa – ammette il ct -, quella ferita ha sanguinato per qualche mese. Se avessimo passato il turno sono certo che avremmo battuto anche la Spagna in finale. Ma da quell'esperienza abbiamo tratto insegnamenti importanti.
Riflettori puntati sulla sfida di sabato sera. "Ci siamo preparati bene, sappiamo cosa ci aspetta perché abbiamo visto quanto l'Italia abbia giocato bene contro la Spagna. Però, sono fiducioso". Pregi e difetti, punti deboli e di forza sono noti. Il blocco difensivo juventino che Conte ha trasmigrato in Nazionale è sicuramente la colonna portante degli Azzurri. "Non sarà facile metterli in difficoltà – ha aggiunto Löw -. L'Italia è molto forte in difesa, concede poco e dovremo essere bravi a sfruttare tutte le azioni che riusciremo a costruire. In attacco abbiamo calciatori di qualità".
Tra questi c'è sicuramente Mario Gomez, l'attaccante flop con la Fiorentina, rinato al Besiktas e adesso di nuovo protagonista con la Germania. Chi, invece, fa ancora fatica è Thomas Müller (ancora senza reti all'Europeo), l'attaccante del Bayern Monaco che ha spesso fatto piangere la Juve e le italiane. "Deve continuare così, gli manca solo un po’ di fortuna", ha concluso il ct. Sperando che non la ritrovi proprio contro l'Italia.
