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Löw ha copiato Conte, la Germania ha vinto ma il ct è nel mirino della critica

Löw, che ha vinto il mondiale due anni fa e ottenuto almeno le semifinali in tutte e cinque le grandi manifestazioni in cui ha guidato i tedeschi, è stato criticato in patria dopo lo storico successo della Germania sull’Italia.
A cura di Alessio Morra
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Joachim Löw è il tecnico campione del mondo in carica. Due anni fa in Brasile demolì il Portogallo, batté la Francia, umiliò il Brasile e in finale sconfisse l’Argentina, che era favorita. Da tecnico della Germania ha preso parte a cinque grandi manifestazioni ed ha come risultato peggiore: la semifinale! Eccezionale. A Bordeaux inoltre, e noi italiani lo sappiamo bene, la Germania per la prima volta nella sua storia è riuscita a eliminare in una grande manifestazione la nazionale azzurra. Basta elencare questi dati per capire che Löw in dieci anni ha effettuato un lavoro eccezionale. Ma il vecchio adagio latino ‘Nemo propheta in patria’ vale anche per lui. Perché incredibile ma vero in Germania c’è stato chi ha avuto il coraggio di criticare il tecnico tedesco.

Dopo la partita Mehmet Scholl, per undici anni giocatore del Bayern e campione d’Europa con la Germania nel 1996 e oggi opinionista televisivo, ha detto che il commissario tecnico tedesco si adatta troppo agli avversari. L’oggetto del contendere è la difesa a tre che Löw ha schierato per mettersi a specchio con l’Italia: “Perché si cambia una squadra che ha funzionato così bene, adattandola agli avversari?”.

L’ex giocatore poi si è scagliato anche contro Urs Siegenthaler, l’uomo che deve analizzare gli avversari dei tedeschi: “Non penso che il c.t. si svegli la mattina e dica difesa a 3. Evidentemente è suggerito male. Il signor Siegenthaler farebbe meglio a restare a letto la mattina”.

Ci sono anche dei sostenitori di Löw in particolar modo nella stampa che sottolinea come il tecnico sia riuscito a creare un grande gruppo anche con i giocatori giovani che sono riusciti a sopperire agli errori dal dischetto dei leader della Germania come Ozil, Muller e Schweinsteiger. La Germania tra le critiche comunque torna in semifinale e continua a inseguire il successo all’Europeo che manca dal 1996.

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