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Llorente e Tevez piegano il Malmö, Juve a un passo dagli ottavi di Champions

I campioni d’Italia festeggiano un successo fondamentale per la corsa al passaggio del turno. Per volare alla fase successiva, basterà non perdere contro l’Atletico Madrid, nell’ultima gara europea. A decidere la sfida svedese, il gol dell’attaccante basco ed il solito timbro dell’Apache.
A cura di Alberto Pucci
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La Juventus vince in Svezia e vede vicino il passaggio agli ottavi di Champions League. Nonostante un campo al limite della praticabilità e un avversario scorbutico, la squadra di Massimiliano Allegri ha saputo passare a pieni voti l'insidiosa trasferta europea, mettendo in mostra grinta, concentrazione e "killer istinct". Alla sua "prima", in casa del Malmö, il club piemontese ha messo sotto gli avversari che fino ad ora, davanti ai propri tifosi, raramente avevano subito gol e sconfitte. Contro i campioni di Svezia, i bianconeri hanno spezzato l'incantesimo europeo: quella striscia negativa, "conquistata" lontano da Torino, di cinque sconfitte ed un solo pareggio nelle ultime sei partite in Europa. A rompere l'equilibrio dei primi 45 minuti, prima dell'ennesima gioia di Tevez, ci ha pensato Fernando Llorente: curiosamente, l'ultimo giocatore in grado di segnare in trasferta in queste ultime sei gare (Real Madrid-Juventus 2-1 del 23 ottobre 2013). Grazie a questa vittoria, e al successo dell'Atletico Madrid contro l'Olympiacos, alla Juventus basterà non perdere nell'ultima partita casalinga, proprio contro i "Colchoneros", per accedere alla fase successiva della Champions League: un traguardo che è già una conquista per Massimiliano Allegri, arrivato tra lo scetticismo iniziale, e la nostalgia generale per l'addio di Conte di molti tifosi bianconeri.

Il Re Leone da il via alla festa – Aggredire per chiudere subito la pratica svedese. La Juventus ha saputo prendere alla lettera l'input del proprio allenatore che, alla vigilia, aveva spronato i suoi. L'undici bianconero ha preso possesso della metà campo avversaria sin dai primi minuti e, nonostante qualche sfuriata inconsistente del Malmö, ha portato diversi pericoli all'interno dell'area di rigore di Olsen. Il portiere danese è stato il grande protagonista. Attento su Vidal al 15esimo e graziato pochi minuti più tardi da Marchisio, liberato in area dalla magia di Andrea Pirlo, il numero 25 si è superato al 35esimo deviando miracolosamente l'incursione solitaria del "principino" bianconero. Una fiammata juventina che, insieme ad una buona azione avversaria al minuto numero 43, mandava in archivio una prima frazione di gioco di molto possesso bianconero, ma di rare e vere occasioni da gol. Un dominio che si concretizzava subito, nel secondo tempo, grazie al quinto gol stagionale di Fernando Llorente (il secondo in Europa). Lanciato magistralmente da Marchisio (tra i migliori nella fredda serata svedese), lo spagnolo beffava Olsen e dava il via alla festa dei molti tifosi italiani presenti al Malmö New Stadium. Dopo il vantaggio, la squadra di Allegri ha controllato senza grossi problemi, trovando il raddoppio con Tevez nel finale, subito dopo la clamorosa traversa di Morata, e confermando di aver ben digerito (e capito) il deludente passo falso esterno, nell'ultima sfida continentale contro l'Olympiacos.

Ciclo di ferro – Archiviata la pratica svedese, la squadra di Massimiliano Allegri è ora attesa dal derby contro il Torino. La stracittadina è la prima di tre gare dure e decisive per la stagione dei campioni d'Italia. Dopo i novanta minuti dello "Stadium", la vecchia signora volerà a Firenze (venerdì 5 dicembre) prima dell'ultimo match decisivo, del girone di Champions League, in casa contro l'Atletico Madrid. Il derby e i novanta minuti di Firenze, serviranno per confermare il ritmo tricolore, lasciar dietro la Roma e, soprattutto, mantenere alta la concentrazione in vista del ritorno in Italia di Diego Simeone che, già qualificato agli ottavi, potrà contare sul momento magico di Mario Mandzukic: autore di una tripletta contro i greci. Dopo il trittico Torino-Fiorentina-Atletico Madrid, e prima della sosta natalizia, per la vecchia signora ci saranno poi gli impegni contro Mihajlovic e Zeman, due nemici storici che, spesso, hanno messo in difficoltà Buffon e compagni.

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