Liverpool, reds stufi: rivolta contro Rodgers e Balotelli
Leggi i tabloid al mattino e vai sul sicuro, una ‘balotellata' quotidiana c'è sempre. Questa volta, però, il caso è diverso e più grave perché a essere stufi di apprendere dai giornali (oltre che direttamente) degli atteggiamenti ‘poco british', sopra le righe e molto disinvolti del Mario, ex milanista, sono proprio i compagni di squadra del Liverpool. Qual è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso? Alla vigilia della gara di Premier League contro il Crystal Palace s'è fatto fotografare a bordo ring accomodato in prima fila, mentre assisteva al match di pugilato tra Cleverly e Bellew, e poi ha postato anche qualche scatto sul proprio account ufficiale di Instagram. Balotelli ha forse trasgredito qualche ordine di spogliatoio, è venuto meno a qualche promessa fatta al manager Rodgers? Ha violato un patto fatto all'interno della squadra? Niente di tutto questo, anzi The Guardian – rispetto ad altri quotidiani d'Oltremanica – spezza una lancia in favore del calciatore italiano: è infortunato, non in condizione, il suo rientro è previsto tra qualche settimana e quindi non ha alcun obbligo pre-partita. Insomma, Balotelli poteva essere lì, nel palazzetto a godersi l'incontro di boxe.
Rivolta contro Rodgers. Perché i giocatori reds ce l'hanno così tanto con il manager? Già in una posizione delicata – tanto che trapelano le prime indiscrezioni sul possibile addio a fine stagione – per i risultati poco brillanti, il tecnico è finito nel mirino della squadra a causa della sua ‘indulgenza' nei confronti di Balotelli. Nonostante abbia un rendimento mediocre – come testimoniato dalle cifre (2 gol, uno in Champions e l'altro in Coppa di Lega, ma a secco in Premier) e dalle statistiche di gara – Rodgers si ostina a puntare su di lui, proprio come accadde per Mancini ai tempi del Manchester City. Fiducia cieca? Può darsi oppure, più semplicemente, la volontà e la necessità da parte del manager nel capitalizzare un investimento (20 milioni di euro al Milan, 6 a stagione al calciatore) che pesa sulle casse della società. La divisa griffata più venduta dopo quella di Gerrard è di Balotelli ma il ritorno d'immagine e di risultati (ai quali l'ex rossonero avrebbe dovuto contribuire) è molto al di sotto delle attese. E' in reds… profondo reds.