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Lewandowski, tripletta: aggancia Aubameyang a quota 19 gol in Bundesliga

Il Bayern Monaco travolge (8-0) l’Amburgo nel giorno delle mille panchine di Ancelotti in carriera. Il bomber polacco protagonista, scala la classifica marcatori a suon di gol.
A cura di Maurizio De Santis
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Tre gol di Lewandowski, una doppietta di Coman. Gloria anche per Vidal, che ha avuto il merito di aprire le marcature, Alaba e Robben. Otto gol, così il Bayern Monaco festeggia le mille panchine in carriera di Carlo Ancelotti. Una scorpacciata di reti che conferma la potenza offensiva dei bavaresi, che in Bundesliga non sembrano esserci rivali abbastanza forti da reggere la concorrenza, che il pareggio in extremis contro l'Hertha Berlino s'è rivelato un incidente di percorso. Impossibile per l'Amburgo terzultimo in classifica resistere allo tsunami della capolista, troppo netto il divario di valori per auspicare un risultato differente.

Quaranta minuti, tanti ne sono bastati ai padroni di casa per chiudere il match: un quarto d'ora e ‘King Arturo' sigla l'1-0 poi il solito ‘Lewa' sale in cattedra e in poco meno di venti minuti raddoppio, cala il tris, manda definitivamente ko l'avversario. Il secondo tempo si rivela così una sorta di passerella per il Bayern che approfitta di un avversario incapace di reagire: segna ancora il bomber polacco (19 centri in stagione), poi tocca ad Alaba portare il numero dei gol a cinque, infine arriva anche la doppietta dell'ex juventino, Coman. Tutto qui? No, perché nel finale c'è spazio ancora per il sigillo di Robben (su assist di Douglas Costa) in calce all'8-0 devastante per l'Amburgo.

Il distacco in classifica resta invariato

Bayern Monaco a +5 sul Lipsia secondo in classifica e reduce dal 3-1 ai danni del Colonia. Sul podio – ma a -13 dalla vetta – c'è il Borussia Dortmund: la squadra di Tuchel (impegnata in Champions contro il Benfica) ha rifilato 3 reti al Friburgo in trasferta. Mattatore dell'incontro, sempre il ‘solito' Aubameyang (autore di una doppietta, è a quota 19 reti in campionato). Ad aprire le marcature, però, era stato Sokratis su assist di Raphael Guerreiro.

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