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Leicester e trionfo di CR7 tra Champions ed Euro 2016: 10 gare del 2016 da ricordare

Dal miracolo in Premier delle Foxes di Ranieri fino ai successi che hanno incoronato Cristiano Ronaldo, vittorioso in Coppa con il Real nella finalissima di Milano e poi in Francia con il ‘suo’ Portogallo.
A cura di Jvan Sica
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Il 2016 è stato un anno di grandi eventi e di grandi partite. Ripercorriamo insieme le 10 gare più significative di questo anno tra cui quella che ha effettivamente lanciato il Leicester di Claudio Ranieri alla conquista della Premier League. L'entusiasmante 3-1 conquistato nella tana del Manchester City mise il cappello sulla stagione trionfale delle Foxes.

Cristiano Ronaldo festeggia la conquista di Euro 2016
Cristiano Ronaldo festeggia la conquista di Euro 2016

Manchester City-Leicester 1-3 (Premier 2015/2016)

Il Leicester di Ranieri è per tutto il mondo calcistico una grande favola. Primo in classifica, gioco a tratti spumeggiante, gente che non ha nessuna esperienza di alta classifica che gioca da veterano, un allenatore che mette insieme l’istintività italiana e la pacatezza anglosassone. Ma un bel giorno arriva il mostro cattivo, ovvero il Manchester City, squadra zeppa di campioni superpagati. Tutto sembra pronto per la fine della favola e invece il gol di Huth, il capolavoro di Mahrez e il sigillo ancora di Huth per l’1-3 finale fa acquistare alla squadra ancora più consapevolezza e le Foxes si sentono pronte per diventare una favola ancora più grande, forse la più grande favola mai raccontata nel mondo del calcio.

https://www.youtube.com/watch?v=ZA9kaJgIH-M

Juventus-Napoli 1-0 (Serie A 2015/2016)

Il Napoli arriva allo “Juventus Stadium” con 2 punti di vantaggio a poche partite dalla fine del campionato. Questa è la partita che per tutti è decisiva per le sorti dello scudetto. Il match è bloccato, il Napoli ha paura di perdere perché anche il pareggio lo terrebbe in vantaggio, mentre la Juve ha ancora più paura di finire a -5. Bonucci fa un miracolo anticipando Higuain solo davanti a Buffon e quando entra Simone Zaza per tutti sembra il sigillo ad un pareggio da prevedere. Invece il Napoli è molto stanco a centrocampo e a pochi minuti dalla fine Allan e Jorginho non accorciano su un movimento di Zaza, il quale si libera della marcatura e ha tutto il tempo per preparare il tiro. Il tiro è violento, ha una leggera deviazione e Reina è battuto. La Juve va a +1 e non si ferma più fino al suo quinto titolo consecutivo.

Liverpool-Siviglia 1-3 (finale Europa League)

Andare a sfidare la squadra bicampione uscente e la vincitrice di quattro Europa League in 10 anni fa tremare i polsi. Ma gli uomini di Klopp scendono in campo con la sfrontatezza di chi non ha nulla da perdere. Vanno in vantaggio con Daniel Sturridge al 35’ e sembrano avere in pugno la situazione. Ma basta il pareggio quasi immediato di Kevin Gameiro ad inizio ripresa a spostare l’asse. Il Siviglia inizia quel gioco corale e fluido che la ha contraddistinto in questi anni e arriva altre due volte in gol con l’uomo che non ti aspetti: Jorge Andujar Moreno, detto Coke, uomo della provvidenza che in estate sarà venduto ai tedeschi della Shalke 04.

https://www.youtube.com/watch?v=COC3HkD6VZU

Real Madrid-Atletico Madrid 5-3 dcr (finale Champions League)

A Milano si incontrano a soli due anni di distanza dalla serata di Lisbona le due squadre di Madrid per contendersi la Champions League 2015-2016. Stavolta l’Atletico di Madrid non deve fare i conti con la variabile impazzita Di Maria ma va lo stesso subito sotto grazie al solito gol di Sergio Ramos. Da quel momento è solo Atletico Madrid, con i rojiblancos che sbagliano un rigore ad inizio ripresa con Griezmann e riescono a pareggiare solo all’83’ con Carrasco. Nei supplementari le squadre si studiano e sono decisivi i rigori. Juanfran lo tira sul palo ed è l’ultimo tiro di Ronaldo a diventare la cartolina di una serata tutta blanca.

https://www.youtube.com/watch?v=MJmTVk_Ukq0

Italia-Spagna 2-0 (Europei 2016)

Agli ottavi si incontrano le due squadre che potevano incontrarsi ma secondo un’altra logica. L’Italia vince a sorpresa il girone in cui avrebbe dovuto dominare il Belgio di Hazard e De Bruyne, mentre la Spagna si classifica al secondo posto dietro la Croazia che batte le Furie Rosse per 2-1 con gol nel finale di Perisic. Il grande ciclo della Spagna iniziò ai quarti degli Europei 2008 quando riuscirono a superare l’Italia campione del mondo ai rigori e questa partita diventa se non la fine di quel ciclo, sicuramente un momento fondamentale che serve alla Spagna per ridefinire sé stessa. Segna Chiellini su azione confusa dopo un calcio di punizione di Eder e Pellè alla fine del match, ma il dominio italiano è evidente non nel possesso palla, marchio di fabbrica della Roja, ma nella capacità di essere sempre pericolosi in ogni azione d’attacco e allo stesso tempo essere ben coperti in difesa. Tutto questo prenderà il nome di contismo.

https://www.youtube.com/watch?v=zhbJ4DbfdBk

Islanda-Inghilterra 2-1 (Europei 2016)

Per tutti l’Islanda che si qualifica agli Europei è una incredibile sorpresa. Ma forse l’allargamento a 24 squadre è stato decisivo. Il passaggio del girone è una sorpresa ancora più grande, ma forse le avversarie, Ungheria, Austria e un Portogallo sotto tono, non sono il massimo. La squadra di Lagerback arriva agli ottavi come agnello sacrificale ai piedi di un’Inghilterra fino a quel momento molto positiva. Ed è proprio in questa partita che, sotto di un gol per un rigore di Rooney, gli islandesi scrivono un pezzo della loro storia calcistica: prima pareggiano con Sigurdsson grazie ad uno schema su rimessa laterale e poi vanno in vantaggio con Sigthorsson. Tengono il vantaggio senza grossi patemi fino alla fine e diventano un fenomeno (anche grazie al “geyser sound” dei loro tifosi) in tutto il mondo.

Argentina-Cile 2-4 dcr (Finale Copa America)

Maradona insegue Messi da sempre. Con la squadra di club e da un punto di vista di trofei individuali ha vinto molto di più e ha giocato al suo livello. Il suo grande cruccio è la Nazionale con cui ha perso l’ultima finale mondiale e l’ultima finale di Copa America un anno fa in Cile. Questa volta si gioca negli USA e la storia si ripete, con il Cile in finale. Il 10 argentino mette fin da subito in difficoltà la squadra cilena e al 28’ la Roja è già in 10 per l’espulsione di Diaz.

Tutto sembra pronto per la prima vittoria di Messi ma gli uomini di Sampaoli, guidati dagli stoici Vidal e Medel, reggono il tremendo urto dell’attacco argentino formato da Messi, Higuain e Di Maria. Con grandi parate di Bravo ed una difesa perfetta si arriva di nuovo ai rigori come 12 mesi prima. Incredibilmente rivince il Cile con Messi che sbaglia anche il suo rigore. Dice addio alla Nazionale ma dopo poche settimane ci ripensa per tentare ancora una volta di avvicinarsi a Diego il prossimo anno in Russia.

Portogallo-Francia 1-0 dts (Finale Europei 2016)

Il giorno in cui Cristiano Ronaldo vive un vero e proprio film. Inizia la partita con tutti gli occhi del mondo puntati addosso. Ha trascinato il Portogallo, passato per il rotto della cuffia nel suo girone, fino in finale e adesso si trova di fronte i padroni di casa della Francia, che non hanno mai perso una finale di torneo internazionale in casa. Dopo pochi minuti in un contrasto con Payet il sogno di vincere qualcosa anche con il Portogallo svanisce. Deve abbandonare il campo in lacrime. Il Portogallo però senza il suo eroe diventa ancora di più una squadra dove tutti si danno una mano a vicenda e corrono in soccorso dell’altro. Poi nei supplementari ci penserà un subentrato, Eder, a dare corpo e sostanza al sogno di Cristiano.

Brasile-Argentina 3-0 (Qualificazioni Russia 2018)

Ogni Brasile-Argentina non è mai una partita qualsiasi. E se nel girone sudamericano entrambe le squadre sono quasi certe di andare in Russia, il prestigio e il peso di questa partita non devono essere ricordati. Da un po’ di anni Messi e compagni sono la squadra da battere in Sud America, con un Brasile invece che deve trovare ancora grandi leader e continuità. Ma questa partita di novembre è fondamentale perché dice che qualcosa sta cambiando. Il Brasile ha finalmente un leader, Neymar, vincitore anche dell’oro olimpico, e soprattutto ha una squadra con prospetti già pronti per il grande calcio, come Marquinhos in difesa e soprattutto Gabriel Jesus in attacco. Il Brasile riparte da questi tre nomi per ritornare ad essere la squadra più bella e forte del mondo.

Real Madrid-Kashima Antlers 4-2 dts (Finale Mondiale per Club)

Il Mondiale per Club sembra una lunga e abbastanza inutile passerella per le squadre europee che non incontrano resistenza a causa delle difficoltà delle squadre di club sudamericane nell’essere allo stesso livello dei grandi squadroni del Vecchio Continente. E se il Nacional esce in semifinale per mano dei giapponesi dei Kashima Antlers vien da sé che la finale dovrebbe essere una passeggiatina per Ronaldo e soci. Così sembra dopo 9 minuti quando Benzema segna l’1-0. Il Real inizia a giochicchiare e il Kashima a prendere campo. Si rendono pericolosi i giapponesi e addirittura pareggiano grazie ad un’incursione di Shibasaki. Si va negli spogliatoi con la sicurezza che il Real sarebbe tornato in campo cattivo e deciso a liquidare la pratica.

Ma al 52’ segna di nuovo Shibasaki con un tiro da fuori area. La paura sale per i Blancos e serve un rigore sacrosanto su Lucas Vazquez messo a segno da Ronaldo a chiudere in pareggio i 90’. Negli ultimi minuti il Real ha rischiato di perderla ed è forse per questo che Zidane chiede un ultimo sforzo ai suoi e lo ottiene: altri due gol del fenomeno portoghese e il Mondiale per Club va in Spagna. È andato tutto come doveva andare ma quanta fatica.

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