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Leggenda Buffon, la sua maglia nel Museo del calcio di Coverciano

La divisa autografata e indossata in occasione della 150sima presenza in Azzurro diventa un cimelio a futura memoria.
A cura di Maurizio De Santis
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Gli manca il Pallone d'Oro, lo meriterebbe per la carriera. Gigi Buffon è una icona della Juventus e del calcio italiano, una generazione di campioni che ha raggiunto l'acme con la vittoria del Mondiale in Germania, nel 2006. E' stata l'apoteosi per il portiere che figura tra i migliori al mondo e che, a 38 primavere, ha ancora una sfida da portare a termine: Russia 2018, la prossima Coppa. Nell'attesa che l'avventura in Azzurro riparta dopo l'Europeo, può ‘tenersi in allenamento' con i bianconeri e la rinnovata ambizione di sollevare verso il cielo un altro trofeo: quella Champions che nella scorsa stagione è sfuggita – ironia della sorte – contro i tedeschi, il Bayern e quel Manuel Neuer che ha dalla sua l'età e un orizzonte ancora spalancato davanti.

La maglia di Buffon nel Museo Nazionale del calcio a Coverciano
La maglia di Buffon nel Museo Nazionale del calcio a Coverciano

Meno di un mese e riprenderà il campionato. Pochi giorni in più e Buffon sarà di nuovo tra i pali della Nazionale, questa volta con Ventura in panchina al posto di Antonio Conte, volato al Chelsea dopo l'esperienza di Euro 2016. Per adesso il numero uno bianconero si gode le vacanze e un altro riconoscimento: la Figc celebra la straordinaria storia del calciatore esponendo nel Museo del calcio a Coverciano la sua maglia autografata e indossata per la sua 150esima presenza con gli azzurri lo scorso mese di settembre. Buffon ha debuttato in Nazionale quando aveva 19 anni, il 29 ottobre 1997, in Russia-Italia (1-1), in occasione della gara di andata dello spareggio di qualificazione ai Mondiali del 1998: entrò dopo appena mezz'ora (32′) per sostituire Pagliuca (infortunato). Da allora non ha più lasciato i pali dell'Italia ed è il giocatore che vanta il maggior numero di presenze (161).

Buffon e la missione Champions League

L'arrivo di Gonzalo Higuain alla Juventus consegna ad Allegri un'arma in più per tentare l'assalto alla Champions. Il Pipita, in tandem con Dybala, affiancato da calciatori del calibro di Dani Alves (ex Barcellona), Pjanic, Benatia e il talento Pjaca sono i pezzi da novanta da far valere al tavolo della Coppa. Buffon (e i bianconeri) hanno un conto aperto: a marzo scorso, a Monaco di Baviera, sfiorarono l'impresa negli ottavi di Champions: 2-2 segnato da Müller al 91’ e poi crollo ai supplementari, fino al 4-2 finale. "Allora commisi un errore madornale – ha raccontato di recente prima della gara di Euro 2016 con la Germania -. Aver patito la rete del 2-2 a livello di energie nervose e carica agonistica. Mi sono fatto sopraffare da una delusione atroce".

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