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Lega Pro, Gabriele Gravina eletto nuovo presidente

Sconfitti Marcheschi e Pagnozzi, quest’ultimo appoggiato da Lotito: dopo 18 anni finisce l’era-Macalli in Lega Pro.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La Lega Pro cambia pagina: con 31 voti a favore sui 53 disponibili, il nuovo presidente è Gabriele Gravina, che subentra così a Tommaso Miele, commissario straordinario nominato dopo la caduta di Mario Macalli, il cui "regno" sulla Lega Pro, ex-Serie C, termina dopo 18 anni di dominio assoluto. La vittoria di Gravina, però, può spostare anche i delicati equilibri interni alla FIGC, che il prossimo anno vedrà le votazioni per la presidenza, con Tavecchio che ha già annunciato che si presenterà per il secondo mandato.

Sono servite due votazioni per eleggere il presidente della Lega Pro: nella prima, non era stato raggiunto il quorum, con Gravina fermo a 25 voti e gli avversari Pagnozzi e Marcheschi rispettivamente a 15 e 13 preferenze. Ma alla seconda non c'è stata storia: 31 voti per Gravina, 13 per Pagnozzi, 7 per Marcheschi e 2 schede nulle, che hanno sancito il trionfo di quello che è prima di tutto un dirigente di lunghissimo corso, già consigliere federale e che conosce molto bene le problematiche della Serie C.

Adesso però l'elezione di Gravina apre scenari interessanti in vista delle prossime elezioni federali: la Lega Pro "pesa" tanto in termini di voti. Numeri alla mano, il 17%. E considerando che il fronte di opposizione a Tavecchio formato da calciatori ed allenatori vale per il 30% dei voti, un passaggio di Gravina nella "fronda" anti-Tavecchio potrebbe destabilizzare il progetto di riconferma dell'attuale presidente federale. Gravina è anche amico di Giancarlo Abete, ed è stato anche un grande oppositore di Macalli e dello stesso Lotito. Insomma, c'è abbastanza materiale per le varie congetture: solo il tempo dissiperà ogni mistero. Per adesso, di certo c'è solo che la Lega Pro ha finalmente un nuovo presidente, che dovrà affrontare non pochi problemi. C'è chi spinge per tornare alle 60 squadre (20 per girone) di due anni fa, ma se si è arrivati a 54 non è certo per volontà della Lega Pro, ma per esigenze dovute ai fallimenti di diversi squadre.

"Questo è un momento importante in cui c'è stanchezza e soddisfazione", ha detto Gravina al termine della sua elezione, "Il risultato è stato chiaro e ora bisogna lavorare per rimettere insieme tutti i presidenti e lavorare sul progetto che porto avanti, affinché coincida con la realtà". Eletto anche il consiglio direttivo della Lega Pro: sono i presidenti Cerrai (Lupa Roma), De Meis (Rimini), Lovisa (Pordenone), Miani (Ancona), Maglione (Melfi), Nitti (Pro Patria), Sannella (Foggia) e Tardella (Maceratese).

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