Lega Pro, a Pavia stadio blindato per due tifosi
La sicurezza negli stadi è da sempre materia di forte dibattito. E tuttavia, dalla Lega Pro arriva un curioso episodio: proprio nel campionato professionistico dove l'incidenza di "contatti proibiti" tra i tifosi può essere più elevata rispetto alla Serie B o alla Serie A (questo a causa di diversi derby locali, molto sentiti da talune tifoserie), si è infatti vista una vera e propria reductio ad absurdum. A Pavia, in occasione della partita di campionato contro gli altoatesini del Südtirol, si sono infatti presentati appena due tifosi ospiti: due ragazzi che, evidentemente, hanno ritenuto di onorare la propria squadra raggiungendola fino sul Ticino.
Ma questo non ha fatto cambiare i piani per la sicurezza: i tifosi locali, infatti, per assistere alle gare del Pavia devono fare un lungo giro attraverso lo stadio, entrando o dal piazzale San Giuseppe oppure, per chi trova parcheggio lungo viale Repubblica, deve percorrere un lungo tratto di strada (andata e ritorno) lungo il Naviglio. Disagi che potevano essere evitati, visto l'esiguo numero di tifosi ospiti presente allo stadio, le cui intenzioni erano analogamente tutt'altro che belliche. Così non è stato, e la protesta dei tifosi del Pavia, che lamentano di questi disagi già da tempo, si è sfogata in rete contro una vicenda a loro avviso assurda.
Tra l'altro, non è la prima volta che il Südtirol scende in campo a Pavia con un numero ridottissimo di tifosi: se quest'anno i supporter erano due (emblematico il loro striscione "Sempre in due", con annesso gioco di significato), lo scorso anno il "tifo ospite" era addirittura inferiore. Sugli spalti, infatti, si era presentato un solo uomo: l'autista dell'autobus della squadra. Per la cronaca, la squadra del presidente cinese Xiadong Zhu (già presidente del fondo Pingy Shanghai Investment, subentrato lo scorso anno a Pierlorenzo Zanchi) ha poi vinto 2-1, ottenendo il primo successo stagionale.
