19 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Le verità di Stramaccioni: “Sfortunato e inesperto. Ma senza vergogna”

L’ex tecnico nerazzurro ritorna sulla sua esperienza: “Anch’io forse ho perso la bussola davanti agli eventi. Ma mai mi sentirete parlar male dell’Inter”
A cura di Alessio Pediglieri
19 CONDIVISIONI
stramaccioni inter

Andrea Stramaccioni per l'Inter oggi è semplicemente un ricordo. Forse sbiadito, di certo contraddittorio: c'è chi lo rimpiange e lo ricorda, malgrado tutto, come un onesto e bravo giovane allenatore che è riuscito a stare a lungo su una delle panchine più scottanti del calcio italiano, dimostrando tra le avversità qualche buona qualità. E chi è invece felice che alla fine Massimo Moratti si sia ricreduto su una scelta fatta avventatamente e senza criterio nel gettare nella fossa dei leoni un Carneade da panchina col tempo divorato inesorabilmente, fino all'ineluttabile declino. E lui? Andrea Stramaccioni non commenta, non giudica, quasi non parla. Come aveva fatto durante quelle strane settimane che l'hanno portato ai confini del pianeta nerazzurro, dopo esserne stato il centro. A favore di Walter Mazzarri. "Ma io non sputo nel piatto in cui mangio", dice orgogliosamente.

Coerenza e gratitudine – Che sia sempre stato di poche parole, questo è vero. Nelle conferenze pre partita e nei commenti post gara. per non parlare delle dichiarazioni centellinate durante la settimana. Schivo, attento, mai taciturno. Un uomo che ha imparato ben presto a calibrare le parole, i propri pensieri. Consapevole del ruolo che ricopriva, della possibilità datagli da Massimo Moratti, il ‘suo' presidente prima, durante e anche dopo. Perchè Stramaccioni non dimentica e soprattutto non si accoda all'ultima moda che sta facendo proseliti in ogni dove nel pianeta calcio: quella di parlare (spesso male) di ex compagni, ex presidenti ed ex squadre. "Io con il mio presidente, con il mio ex presidente, ho parlato ogni giorno tantissimo e non sputo mai nel piatto in cui mangio. Soprattutto per rispetto dei tifosi dell'Inter che mi sono stati vicino ogni giorno fino all'ultimo e mi hanno voluto bene fino alla fine, che è una cosa che porterò dentro di me di un capitolo per me assolutamente chiuso"

Imparare dai propri errori – La sfortuna ci ha messo del suo, nella parentesi nerazzurra dello scorso anno, ma Stramaccioni non si nasconde dietro il classico dito: "E' vero" dice a SkySport24 "Da gennaio abbiamo avuto tutta una serie di problemi, di sfortuna nell'intensità e nella frequenza di giocatori che andavamo perdendo, su tutti Milito e Samuel ma anche Palacio, Zanetti.  Probabilmente anche io in un momento di emergenza e difficoltà ho pagato l'inesperienza, anche se  mi ero sentito in una posizione di grande controllo della situazione fino al giro di boa. E credo che non ci sia niente di male nell'ammetterlo".

19 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views