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Tutti i campionati, eccetto la Serie A, contro la riforma Champions

Nella EPFL, l’associazione che unisce tutte le Leghe principali d’Europa, diverse correnti non concordano sulla riforma della Champions League e prospettano un boicottaggio inserendo calendari con orari serali, nei giorni che dovrebbero essere dedicati alla nuova coppa. La Lega di Serie A però si dissocia e appoggia la riforma della Uefa.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Champions League si rifà il look. A partire dalla stagione 2018-2019 ci sarà una sorta di anno zero per la principale coppa del Vecchio Continente che si trasformerà in una sorta di Super campionato, dove le prime quattro realtà continentali – Spagna, Inghilterra, Germania e Italia – vedranno di diritto 4 squadre a testa partecipare alla competizione. Sono infatti questi quattro Paesi a ricoprire i primi quattro posti nella classifica per ranking UEFA. Una scelta che però non ha trovato supporto e aiuto da parte di tutte le altre leghe che hanno già minacciato di boicottare in qualsiasi modo la futura Champions League.

La European Professional Football Leagues avrebbe posto il veto nel creare la nuova Champions, più squilibrata e chiusa a favore dei club e nazioni più forti. Non c'è accordo tra e Leghe che la compongono perché non ci sarebbe democrazia calcistica: con i parametri attuali 16 posti sarebbero già assegnati alle squadre provenienti dai quattro campionati principali, garantendo un minimo che lascerebbe al resto d'Europa le briciole.

Da questa presa di posizione è nata la protesta: l'EPFL (acronimo che sta per European Professional Football Leagues ) avrebbe in mente di porre in atto un boicottaggio organizzando le partite dei rispettivi campionati nazionali negli stessi orari delle coppe europee, creando concomitanza e soprattutto impedendo ai club di parteciparvi. Una protesta dura e da non sottovalutare per l'UEFA, quella allo studio dell'associazione che raggruppa 32 leghe – tra cui Serie A, Serie B e Lega Pro – provenienti da 25 paesi europei.

La Lega di A si dissocia – La Serie A però si dissocia dalla protesta. La ‘nostra' Lega è stata infatti l'unica a votare contro la proposta dell'EPFL, forse anche perché con questa riforma l'Italia beneficia di un posto in più in Champions League. Il numero della Lega Maurizio Beretta, al temrine dell'assemblea tenuta a Milano ha detto:

Questa posizione contraria espressa, oggi dalla Lega, duranta la riunione delle Leghe europee, ha trovato condivisione di tutte le società della Serie A. Abbiamo ribadito la bontà della riforma della Champions League per il 2018-2021. Per adesso andiamo avanti così. Quello che hanno espresso le altre Leghe europee sia stato un errore.

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