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Le lacrime di Messi, campione col Barça e mai decisivo in nazionale

“Siamo stanchi di arrivare secondi”, aveva detto alla vigilia della finale col Cile. Per Messi, mai decisivo con l’Argentina, è l’ennesima delusione dopo le sconfitte in Coppa del Mondo con la Germania (Brasile 2014) e in Copa America per 2 edizioni consecutive. E la Rete si scatena: come Baggio a Usa ’94.
A cura di Maurizio De Santis
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Le lacrime di Messi. Il pianto a dirotto del cinque volte Pallone d'Oro del Barcellona. La sequenza videoclip si ferma qui, alla disperazione del campione amareggiato per l'ennesima occasione persa, per l'ennesimo fallimento messo in bacheca. Grandissimo con il proprio club, non altrettanto quando indossa la maglia della nazionale. Sembra una maledizione che spazza via anche la soddisfazione per il record di miglior marcatore con la maglia dell'Argentina. Batistuta gli ha reso omaggio. Maradona – mai tenero con lui – e Pelè non gli hanno risparmiato critiche: "E' senza personalità", l'opinione che per una volta ha trovato d'accordo l'ex Pibe e l'ex ‘perla nera' della Seleçao.

Messi in lacrime dopo il calcio di rigore sbagliato contro il Cile
Messi in lacrime dopo il calcio di rigore sbagliato contro il Cile

"Siamo stanchi di arrivare secondi, è ora di vincere qualcosa", aveva ammesso il campione argentino alla vigilia del match. Eppure è successo ancora una volta. Marcato stretto. Circondato. Fermato con le buone o con le cattive. Ammonito e poi protagonista di un simulazione che l'arbitro non gli ha perdonato. Ancora una volta la ‘Pulce' ha ‘tradito' l'Argentina nel momento decisivo (è il commento più impietoso dei tifosi più arrabbiati): in finale di Copa America contro il Cile non trova mai il guizzo vincente e porta sulle proprie spalle il peso del calcio di rigore sbagliato, che ha spianato la strada alla vittoria bis della Roja delle Ande. Come Baggio a Usa '94, è il commento più gettonato in Rete nel ricordo di quell'esecuzione fallita proprio da chi non te lo aspetti.

Oggi come allora la palla finisce alta sulla traversa. Oggi come l'anno scorso e al Mondiale del 2014, il copione non cambia: la Selecciòn arriva a un passo dalla grandezza e poi cade allo sprofondo. Sbaglia Higuain davanti a Bravo (il quarto errore in 3 finali giocate) che gli chiude lo specchio della porta. Sbaglia la ‘Pulce' che per la rabbia tormenta il lembo della maglietta e poi nasconde il viso tra le mani: a lui è andata male, al suo rivale – Cristiano Ronaldo – toccarono gli onori per aver centrato il penalty che consegnò la ‘undecima' al Real Madrid.

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