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Lazio vs Roma, il derby di Coppa Italia in 3 duelli

Oltre alla rivalità tra le società e la passione delle tifoserie si incrociano due squadre che dimostrano di essere meritatamente nella fase finale della coppa nazionale e tra i primi cinque posti della Serie A. Inzaghi e Spalletti hanno costruito dei collettivi importanti e abbiamo analizzato il momento di sei calciatori che si stanno dimostrano fondamentali nei rispettivi ruoli.
A cura di Vito Lamorte
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La semifinale di Coppa Italia tra Lazio e Roma è molto più di un semplice doppio confronto tra squadre della stessa città. Oltre alla rivalità tra le società e la passione delle tifoserie si incrociano due squadre che stanno dimostrando di essere meritatamente nella fase finale della coppa nazionale e tra i primi cinque posti della Serie A.

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Inzaghi e Spalletti hanno costruito dei collettivi importanti e adesso stanno raccogliendo i frutti del lavoro fatto nei primi sei mesi della stagione quando, spesso senza motivo, sono stati oggetto di critiche.

Come giocano Lazio e Roma

Siamo di fronte a due squadre molto diverse: quella biancoceleste si muove verticalmente con cambi di campo veloci per azionare le ali e favorire gli inserimenti senza palla in area, quella giallorossa è una squadra che prova a costruire da dietro con i tre difensori e i due mediani ma non disdegna la palla lunga per valorizzare Dzeko e colpire attraverso i movimenti dei trequartisti (Nainggolan e Salah).

Lo schieramento della Lazio contro l'Udinese. (whoscored.com)
Lo schieramento della Lazio contro l'Udinese. (whoscored.com)

Entrambe hanno modificato il proprio assetto diverse volte ma se la Lazio cambia modulo a seconda dell'avversario e degli uomini a disposizione di Inzaghi, la Roma sembra aver trovato la quadra grazie alla difesa a 3 e allo spostamento di Nainggolan in posizione di trequartista che, però, diventa terzo di centrocampo in fase di non possesso. Per la Lazio è fondamentale, sin da inizio anno, la tenuta fisica e il dinamismo dei Lulic, Parolo, Biglia, Milinkovic-Savic e Murgia che coprono una zona di campo lunghissima e sono importanti sia nell'attaccare gli spazi in area che in fase di copertura.

L'undici mandato in campo da Spalletti contro l'Inter. (whoscored.com)
L'undici mandato in campo da Spalletti contro l'Inter. (whoscored.com)

Per provare a capire come si potrebbe svolgere il primo dei due confronti di Coppa Italia tra le squadre romane abbiamo analizzato il momento di sei calciatori che si stanno dimostrano fondamentali nei rispettivi ruoli.

Fazio-de Vrij, la sicurezza

I difensori fondamentali in questo momento per Roma e Lazio sono Federico Fazio e Stefan de Vrij. Partiamo dal difensore argentino di Spalletti: l'ex Tottenham aveva trovato poco spazio all'inizio della stagione ma, con una progressiva crescita della tenuta fisica e il cambiamento di ruolo, Fazio è diventato l'uomo più importante per la difesa. Riesce a far valere i suoi cm in entrambe le fasi, non perde un duello fisico e ha un grande tempismo nelle chiusure. Interessante sarà capire come l'argentino affronterà Immobile durante la gara di mercoledì visto che nella prima sfida dell'anno la difesa giallorossa ha sofferto un po', soprattutto nella prima frazione, la velocità degli avanti della Lazio. Il castello composto con Rudiger e Manolas garantisce una tenuta difensiva stabile anche grazie al filtro dei due mediani (Strootman e De Rossi) e al lavoro degli esterni.

L'uomo più affidabile della difesa della Lazio è sicuramente il centrale olandese. de Vrij dal suo arrivo a Roma ha dimostrato grande affidabilità e la sua presenza/assenza nello scacchiere biancoceleste si nota subito. Abile sia nella difesa a 3 che in quella a 4, Stefan riesce a far rendere al meglio anche i suoi compagni di reparto. Nel derby di campionato l'olandese non era presente e la sua assenza si è sentita moltissimo perché Radu e Wallace sono andati diverse volte in difficoltà. Fondamentale nell'impostazione e nei duelli aerei, de Vrij è l'uomo più importate per la difesa della Lazio ed è l'unico che può tenere testa alla fisicità di Dzeko.

La stagione di Stefan de Vrij. (whoscored.com)
La stagione di Stefan de Vrij. (whoscored.com)

Nainggolan-Milinkovic, l'uomo in più

Il suo spostamento in avanti ha portato ad un cambiamento sostanziale nello scacchiere giallorosso e anche la costanza nel trovare il goal è aumentata. Insieme a Edin Dzeko e Mohammed Salah riesce a comporre un tridente che vede l'impiego di calciatori molto diversi tra loro ma tutti fondamentali. Luciano Spalletti lo ha trasformato in un incursore che riesce a prendersi sempre lo spazio per andare a calciare o per servire il compagno meglio posizionato: così il belga è diventato indispensabile. 12 reti in campionato e 3 assist sono il bilancio fino a questo momento: una crescita esponenziale quella dell'ex centrocampista del Cagliari che è corrisposta con il miglioramento anche della Roma e questo fa capire quanto sia fondamentale il suo ruolo nello scacchiere giallorosso. Corsa, grinta, tackle e goal: cosa manca a Radja in questo momento?

La gara di Radja Nainggolan a San Siro contro l'Inter. (fourfourtwo.com)
La gara di Radja Nainggolan a San Siro contro l'Inter. (fourfourtwo.com)

Questo ragazzone serbo è una delle armi più importanti della mediana di Simone Inzaghi. Sergej è molto utile sia nella fase difensiva che in quella offensiva perché sfrutta a pieno la sua altezza (1,92) nel gioco aereo ed è importante nella costruzione dell'azione. Milinkovic-Savic viene impiegato come mezzala dal tecnico biancoceleste e la sua presenza in campo è rilevante per il modo di impostare le gare: quando la Lazio non riesce ad andare via in verticale, come spesso è abituata, una delle opzioni più utilizzate è quella del lancio sul centrocampista serbo che ha vinto il 66% dei duelli aerei con i suoi avversari e riesce a dare un'opzione importante ai suoi compagni. Questo classe '95 è molto bravo anche ad assolvere i compiti tattici: quando l'azione si sviluppa sulla sua fascia si coordina, e si scambia, con l’esterno alto per permettergli la ricezione della palla e lo sviluppo dell’azione mentre in caso contrario si alza sulla linea degli attaccanti per ricevere al centro dell'area.

Dzeko-Immobile, la rinascita

Uno è il capocannoniere della Serie A, l'altro è il secondo italiano in graduatoria. Edin Dzeko e Ciro Immobile si stanno prendendo delle belle rivincite e sono tornati a fare quello che hanno sempre fatto: infilare palloni nelle porte avversarie. Il bosniaco non perdona quest'anno: 19 reti in campionato che diventano 26 se contiamo tutte le competizioni. Ma questa è solo una parte della crescita. Dzeko ha smentito tutti i suoi detrattori e ha iniziato a giocare nel vero senso della parola: goal, assist, sportellate con i marcatori e giocate da centravanti vero. L'attaccante giallorosso è l'uomo che fa salire la squadra e permette ai compagni di muoversi negli spazi che si creano nelle vicinanze e alle sue spalle: gente come Salah, Nainggolan, Perotti ed El Shaarawy ne stanno usufruendo ampiamente e non a caso la Roma è il secondo attacco della Serie A.

Il rendimento di Edin Dzeko durante la stagione 2016/2017. (transfermarkt.it)
Il rendimento di Edin Dzeko durante la stagione 2016/2017. (transfermarkt.it)

La rinascita di Immobile è dovuta al ruolo che Simone Inzaghi gli ha cucito addosso in pochissimo tempo: punta centrale libera di andare su tutto il fronte d'attacco e cercare la profondità ogni qualvolta ve ne sia la possibilità. Molto spesso non è coinvolto nella costruzione della manovra e questo gli permette di guardare sempre la porta e di allungare le difese avversarie con più facilità. Le 15 reti realizzate fino a questo momento sono la testimonianza di come l'attaccante napoletano sia tornato sulle medie goal di Pescara o di Torino e di tornare quella punta determinante che aveva mostrato di essere in più di un'occasione.

La stagione 2016/2017 di Ciro Immobile. (whoscored.com)
La stagione 2016/2017 di Ciro Immobile. (whoscored.com)
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