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Lazio, Roma, Napoli: sono rimaste in tre per due posti in Champions League

Fuori dai giochi Fiorentina e Sampdoria a tre turni dalla fine Napoli, Roma e Lazio si giocano i due posti in Champions League in un vero e proprio mini torneo. I biancocelesti hanno il proprio destino nelle mani: alla 37 giornata ci sarà il derby, alla 38a la sfida al San Paolo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Roma, Lazio, Napoli. Sono rimaste in tre a contendersi i due posti validi per la Champions League a tre giornate dalla conclusione. Un mini torneo all'interno dell'ultimo colpo di coda di stagione che si giocherà punto su punto e che vedrà scontri diretti decisivi ai fini della classifica. Ovviamente chi sta bene, non solo per i punti in classifica, è la Lazio di Stefano Pioli che nel 2015 ha racimolato il maggior numero di punti tra le dirette concorrenti alla qualificazione in Europa tanto da scavallare diverse posizioni e presentarsi come la principale antagonista. La Roma dopo una prima parte di stagione spettacolare, giocata ai ritmi e al livello della Juventus, è scivolata mestamente lontano dalla vetta. Il Napoli è stato forse il club con maggiori sali scendi stagionali, non riuscendo mai a conquistare il secondo posto ogni volta che ne aveva occasione e oggi aggrappato al terzo, che significa preliminari.

Il 2° posto ha quasi la stessa importanza dello scudetto, se non per il prestigio e le bacheche, di certo da un punto di vista economico. Permette di evitare il preliminare, necessario per chi chiude in 3a posizione, e consente di incamerare sicuramente una discreta quantità di milioni. Sono circa 20-25 per chi assicura il diritto di partecipare alla fase a gironi che diventano 40 in caso di passaggio alla fase a eliminazione diretta. Montepremi in ulteriore aumento a ogni avanzamento nel tabellone: motivo ulteriore per non perdere di vista la seconda piazza e per non lasciare nulla d'intentato da qui a fine maggio.

Tutto potrebbe decidersi nelle ultime due giornate quando ci saranno di scena il derby della Capitale alla 37a e poi Napoli-Lazio al San Paolo alla 38a. Due partite che decideranno il destino delle tre squadre e la classifica finale. A dover rincorrere e sperare nei passi falsi delle romane, è il Napoli che però aveva un paio di occasioni ghiotte per accorciare l'elastico mestamente fallite. A Empoli un capitombolo per 4-2 contro i ragazzi terribili di Sarri e a Parma, con il club già ampiamente retrocesso in serie B, con un pareggio in recupero che vale davvero poco. Adesso ai partenopei spettano un'altra gara relativamente facile: in casa contro il retrocesso Cesena. Poi altri 180 minuti di fuoco: allo JStadium contro i campioni d'Italia della Juventus e poi al San Paolo contro la Lazio.

La Roma sta provando a serrare le fila: per 2/3 di stagione è stata l'incontrastata alternativa alla Juventus, poi il black out. Fatto di partite giocate male, contestazioni di tifosi, un mercato di riparazione con più ombre che luci. Fino all'ultima sconfitta che ha scatenato la rabbia anche del serafico Garcia che ha imposto il ritiro punitivo dei calciatori. Contro il Milan, i giallorossi hanno perso e male mettendo a rischio l'intero campionato. Ora c'è la gara interna contro l'Udinese per riscattarsi ma soprattutto il derby alla penultima giornata, decisivo. Dovesse uscire indenne e magari vincente, potrebbe nell'ultimo turno approfittare dello scontro diretto Napoli-Lazio per scappare e prendersi il secondo posto contro il Palermo, in casa.

La Lazio è la squadra che ha il proprio destino nelle proprie mani, anzi nei propri piedi. Su tre gare che restano due sono scontri diretti che in caso di vittoria rilancerebbero le ambizioni da Champions degli uomini di Stefano Pioli, insieme a Sarri, la vera sorpresa tecnica di questo campionato. Un inizio in sordina, carico di difficoltà, di infortuni e di un campionato anonimo. Poi la svolta, con una squadra che ha concluso il periodo doveroso di apprendistato e inanella la straordinaria – e storica – serie infinita di vittorie: otto, che permettono ai biancocelesti di riprendere i cugini giallorossi e superare il Napoli di slancio. Adesso proprio contro la Roma e i partenopei passa la stagione laziale che – comunque andrà a concludersi – sarà considerata un successo.

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