Lazio, Lotito smentisce le voci di cessione del club: “Sono notizie false”
Dopo i cinesi a Milano e i malesi a Bari, a Roma stanno aspettando i russi. Questo è il clima che si respira nella metà biancoceleste della Capitale, dopo le indiscrezioni rilanciate dai media romani sul presunto arrivo di una cordata russa pronta ad acquistare il club di Claudio Lotito. Quella della cessione della società laziale, in verità, è una notizia che circola da molto tempo negli ambienti laziali. Nelle scorse settimane, infatti, c'erano stati "rumors" relativi a imprenditori spagnoli e arabi pronti ad entrare in trattativa con il numero uno del club. Voci che, però, non avevano trovato nessun tipo di riscontro. Ora, dunque, sarebbe la volta di una cordata russa pronta a rilevare il 67% 67% delle azioni in possesso di Lotito. Un'ipotesi smentita con forza dal presidente a margine dell'ultima gara giocata dalla Salernitana: l'altra squadra di proprietà di Lotito.
La smentita ufficiale
A rispedire al mittente le indiscrezioni sulla probabile vendita, ci ha pensato direttamente la società biancoceleste con un comunicato pubblicato sul sito ufficiale: "La S.S. Lazio S.p.A. denuncia la totale falsita’ delle notizie, diffuse da organi di stampa – giornali, radio e televisioni – relative a presunte trattative per la cessione della societa’, a prezzi richiesti, ad ipotetici aspiranti acquirenti ed alla provenienza di ipotetici gruppi imprenditoriali interessati all’acquisto – si legge nel comunicato del club di Lotito – Tali notizie sono totalmente infondate e sono idonee a determinare una oscillazione del titolo azionario sul mercato, al fine di favorire manovre speculative, oltre a creare incertezza intorno al futuro del club in un momento particolarmente delicato per l’impostazione dei programmi della prossima stagione sportiva. Per la diffusione di queste notizie prive di alcun minimo fondamento e’ stato dato mandato ai legali di attivare in ogni sede – civile e penale – tutte le azioni volte alla tutela della societa’ e dei suoi azionisti, e per la repressione dell’eventuale reato di aggiotaggio informativo e la punizione degli autori".
