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Lazio, l’agente di Keita: “Abbiamo chiesto la cessione a Lotito”

Roberto Calenda fa chiarezza sulla posizione del suo assistito ormai in rottura totale con il club capitolino.
A cura di Marco Beltrami
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La frattura tra Keita Baldé e la Lazio è ormai insanabile. L’attaccante classe 1995 ormai rappresenta un vero e proprio caso ed è pronto a lasciare la società capitolina dopo un inizio estate all’insegna delle polemiche. Prima l’attacco frontale alla dirigenza, poi il ritardo nel ritiro e infine la lite in allenamento con Lulic. Tre indizi che confermano la volontà dell’ex Barcellona di cambiare aria. Un’intenzione confermata in pieno anche dall’agente del giocatore Roberto Calenda che senza troppi giri di parole ha fatto chiarezza sui progetti del suo assistito che ha chiesto la cessione.

Questo il suo intervento ai microfoni di Sky: “Non è affatto vero che abbiamo rifiutato una proposta di rinnovo, non è mai arrivata. Posso confermare che abbiamo ufficialmente chiesto la cessione, molte promesse non sono state mantenute ed i sogni di Keita si sono sgretolati a causa dell'utilizzo a intermittenza della scorsa stagione che non lo ha di certo valorizzato”.

Il nome di Keita è stato accostato a numerosi club in questa prima parte del calciomercato, tra cui il Monaco che sembrava molto interessato alle sue prestazioni. L’agente chiarisce la situazione lanciando un messaggio al presidente Lotito: “Per il momento non c'è alcuna trattativa con altri club, nemmeno con il Monaco. Il ragazzo è un professionista e se non dovessero arrivare offerte onorerà la maglia come ha sempre fatto, considerando che ha un contratto in scadenza nel 2018. Lotito lo valuta come un top player, il suo ingaggio però non è a quei livelli attualmente".

Quello che è certo è che la situazione è incandescente e dovrà essere risolta in tempi brevi. La rissa sfiorata con Lulic ne è la conferma. Secondo Calenda però questo episodio potrebbe essere stato sfruttato per mettere in cattiva luce il giocatore: “Sono cose che dovrebbero restare all'interno dello spogliatoio e non uscire fuori: inizio a pensare che venga fatto di proposito per creare ulteriori problemi e destabilizzare il ragazzo".

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