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Lazio, Klose attacca Van Gaal: “Con lui non capivo niente”

Il giocatore ricorda il biennio con l’olandese al Bayern Monaco: appena 12 reti in due anni.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Miroslav Klose attacca Louis Van Gaal. Il centravanti di Oppeln va giù duro contro il tecnico olandese, oggi in forza al Manchester United, riguardo il periodo in cui ha allenato il Bayern Monaco: dal 2009 al 2011. Due anni che coincidono con i peggiori della carriera del tedesco, che segnò appena sei gol a stagione in quei due anni: nel primo, tre in Bundesliga, due in Coppa di Germania ed uno in Champions League; nel secondo, appena uno in Bundesliga, tre in Coppa di Germania, e due in Champions League. Poco, troppo poco per Miro Klose, che infatti a fine stagione andò via e passò alla Lazio: tutta un'altra storia, al di là degli infortuni. Ed in più, la soddisfazione di vincere un Mondiale e diventare anche l'attaccante più prolifico della storia nella rassegna iridata. Mica poco. "Fu un periodo duro, il più duro della mia carriera. Con Van Gaal non mi sentivo libero", ha spiegato Klose, "era davvero difficile per me soddisfare le sue attese. Mi chiedeva di fare movimenti che non riuscivo a capire: ho dato tutto ciò che potevo ma non era mai abbastanza".

Inevitabile, insomma, che il calciatore non abbia conservato un buon ricordo di Louis Van Gaal, che tra l'altro non sta riuscendo a guarire il Manchster United dopo i pessimi risultati dello scorso anno. Quest'anno, in Premier League, ha raccolto solo un punto in due partite, pareggiando a Sunderland e perdendo la prima in casa contro il modesto Swansea. Poi, in Coppa di Lega, il pesante 4-0 subito dal Milton Keynes Dons, squadra di terza serie inglese, che è significata la fine dell'avventura di coppa per i Red Devils. Ma per Klose è arrivato anche il momento di dire addio alla Nazionale tedesca: "Avrei voluto giocare con la Germania fino a quando il mio corpo me lo avesse consentito. Ma dopo la vittoria in Brasile ho capito che era meglio farsi da parte prima di perdere la forma fisica, altrimenti sarei rimasto a rincorrere i più giovani: Mario Gomez tornerà per prendere il mio posto, Mario Götze e Thomas Müller saranno determinanti per molti anni ancora grazie al loro incredibile talento". Insomma, Klose lascia, ma da campionissimo. Che non è poco.

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