Lazio: esordio coi fiocchi per Bastos, cresce Lukaku
Ha strappato applausi e sguardi compiaciuti l'esordio di Bartolomeu Jacinto Quissanga, meglio noto solo come Bastos, ieri alla prima partita in maglia Lazio contro la Juventus. Un esordio con i fiocchi per il difensore angolano classe '91, cresciuto nel Petro Atletico in patria ma consacratosi con i russi del Rostov (è stato anche eletto miglior difensore del campionato nel 2014-2015) e subito titolare nella complicata sfida contro i campioni d'Italia.
Un impatto che il gigante d'ebano (188 cm per 75 kg) ha retto alla grande ben figurando sia contro Manduzkic sia nel finale contro lo spauracchio Higuain, entrambi tenuti a secco nonostante i precedenti favorevoli dei due contro i laziali (12 gol solo per l'argentino). Forte di testa, bravo in marcatura, elegante nelle chiusure e capace, all'occorrenza, anche di ricorrere a modi più spicci: questo l'intero repertorio mostrato all'Olimpico. Una prestazione che gli è valsa la palma di migliore in campo con voti quasi unanimi da parte della stampa sportiva (7 da Gazzetta, Corriere dello Sport, Sky, Fantagazzetta e Repubblica; 6.5 da Sportmediaset e La Stampa; 6 da Tuttosport) e ha generato negli osservatori la sensazione che De Vrij abbia finalmente trovato il partner difensivo in grado di completarlo tatticamente.
Al loro fianco, da non trascurare anche la crescita mostrata da Jordan Lukaku (classe '94), ancora da sgrezzare in alcune fasi di gioco, ma apparso già molto concentrato, attento ed efficace contro i non facili esterni bianconeri, prima di uscire stremato poco dopo l'ora di gioco. Inzaghi, insomma, sembra avere tra le mani uno dei reparti più giovani e futuribili d'Italia, considerando anche il '92 De Vrij e il '94 Hoedt, quest'ultimo a segno contro l'Atalanta all'esordio; ciò che conta adesso è consentirgli di lavorare nella massima serenità e dare a tutti la possibilità di sbagliare.
