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Lazio e Roma, derby al Quirinale. De Rossi: lasciate a casa i coltelli

Dovrà essere solo una festa. Queste le parole del centrocampista giallorosso durante la visita dei delegati delle due società al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha condannato il razzismo, simbolo di degrado politico e sociale.
A cura di Alessio Pediglieri
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Continua l'avvicinamento al derby del 26 maggio da parte di Lazio e Roma. Dopo la visita al Santo Padre è toccato al Presidente dello Stato, Giorgio Napolitano, accogliere le delegazioni delle due società in vista della finalissima di Coppa Italia. All'insegna che la partita sia solamente all'insegna dello sport, del divertimento e del calcio. Così, al Quirinale si sono presentati il presidente Pallotta, il dirigente Fenucci, l’allenatore Andreazzoli e il calciatore Daniele De Rossi per la squadra giallorossa. Una vera e propria ‘task force' in confronto alla rappresentanza laziale del solo presidente Claudio Lotito, mentre tutta la squadra è in ritiro a Norcia per preparare al meglio la sfida che varrà una stagione.

Contro il razzismo e la violenza – Giorgio Napolitano ha approfittato dell'occasione per far sentire la propria voce sui temi scottanti che stanno scuotendo il calcio, come il razzismo: "Il razzismo – ha detto il presidente della Repubblica – è il degrado del costume civile. La faziosità becera va spazzata dagli stadi come dalla politica". Concetto breve, limpido. Chiaro. Come la volontà delle due società di portare avanti il messaggio di una partita che deve restare nell'ambito della mera rivalità sportiva. A confermare la volontà di far vivere alla città di Roma e a tutta l'Italia una giornata di calcio è stato anche Daniele De Rossi che si è fato portavoce dell'intento: "Col presidente Napolitano abbiamo parlato dell'importanza della sfida sportiva e anche della responsabilità che abbiamo noi giocatori. In campo dobbiamo evitare gesti eccessivi e dare l'esempio, senza dare eccessi di tensione all'ambiente – ha sottolineato il centrocampista giallorosso – Ma io sono fiducioso convinto che questo derby possa essere solo una festa. Lascino a casa tutti i coltelli. Certo in passato sono successi episodi spiacevoli, e non solo a Roma. Ma non guardiamo al passato e ragioniamo positivo, pensando solo all'aspetto sportivo".

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