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Lavezzi, dal paradiso all’inferno: gol e gomito fratturato. Due mesi di stop

Pocho sfortunato, carambola contro i tabelloni pubblicitari, si fa male sul più bello: per lui due mesi di stop, e niente rivincita in finale di Coppa America contro il Cile.
A cura di Vito Lamorte
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Una gara perfetta. Interpretata al meglio fino a quel momento. Poi Ezequiel Lavezzi ha fatto i conti con la sfortuna: voleva stoppare una palla che era già fuori dal campo ma non si è reso conto della sua posizione ed è caduto sopra i cartelloni pubblicitari. Subito i compagni e gli avversari che erano vicini al numero 22 si sono accorti che non era una situazione da lasciar cadere con indifferenza e, difatti, secondo quanto riporta il quotidiano argentino El Grafico, El Pocho ha subito una frattura al gomito del braccio sinistro. Il peso del corpo è finito tutto sul braccio che è rimasto sotto e le conseguenze si sono rivelate alquanto spiacevoli. Erano passati 17 minuti del secondo tempo e nello stadio è calato un grande silenzio. Javier Mascherano è stato uno dei primi a capire cos'era successo e a richiedere rapidamente l'assistenza medica dalla panchina. Lavezzi non ha reagito subito ma, alla fine, dopo diverse sollecitazioni è stato immobilizzato e portato via in barella: per lui due mesi di stop, che vogliono dire (oltre a saltare la finale) anche perdersi buona parte del campionato cinese, tutt'ora in corso.

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Lavezzi aveva iniziato benissimo la sua gara contro gli USA siglando la rete del vantaggio di testa, su bellissimo assist di Messi, e urlando tutta la sua rabbia alla telecamera. Proprio in quel frame El Pocho ha ricordato l'esultanza di Diego Armando Maradona contro la Grecia nel Mondiale del 1994 che si rivolse, anche lui, in maniera rabbiosa contro la camera. Accadde esattamente il 21 giugno 1994 a Boston. Dopo 22 anni la stessa rabbia, lo stesso paese e la stessa voglia di vincere si sono impossessati di Lavezzi. Non siamo ai paragoni tra i due, sia ben chiaro, è solo una piacevole coincidenza di date.

Il numero 22 ha siglato stasera la seconda rete più veloce di una semifinale della Copa America (2′) dal 1997 quando a realizzarla fu Denilson dopo un minuto. Per quanto riguarda solo le statistiche argentine è la più veloce in una gara dal 1999 (Kily Gonzalez contro l'Uruguay). El Pocho è entrato nel tabellino marcatori per la seconda volta in questa edizione (la prima con la Bolivia). La sua presenza in campo è dettata dall'assenza per squalifica di Nico Gaitan e l'ex attaccante del Napoli ha messo in mostra la solita tecnica, mista a grande agonismo, che faceva sobbalzare il San Paolo ad ogni giocata. La finale della Copa America perde un potenziale protagonista. Peccato.

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