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Lapadula firma con il Milan, ma Brocchi lo viene a sapere dai giornali

L’attaccante era tra i giocatori richiesti dall’attuale tecnico che però non è stato avvisato della trattativa. L’ultimo strappo che ha portato l’ex tecnico della Primavera a scrivere a Berlusconi con la volontà di lasciare la panchina del club.
A cura di Alessio Pediglieri
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Essere il tecnico del Milan non è tutto, anche se professionalmente parlando è un traguardo tra i più prestigiosi. Cristian Brocchi al momento lo è, ufficialmente siede sulla panchina rossonera in mancanza di comunicazioni ufficiali, ma in attesa di capire se ha la fiducia non solo del presidente Berlusconi ma anche – e soprattutto – di un club che sta cambiando pelle. La sensazione è che non sia così e che Brocchi sia semplicemente in stand-by per opportunità di una nuova dirigenza che sta pianificando diversamente il suo prossimo futuro. Da qui, la comunicazione a Berlusconi di voler lasciare, l'interesse per qualche proposta proveniente dalla Serie B, la volontà di rimettersi in gioco da subito senza aspettare altri acquisti senza essere interpellato. Come è accaduto nel caso di Lapadula, l'attaccante ex Pescara ingaggiato settimana scorsa ma senza averlo prima comunicato a Brocchi, malgrado tutto, ancora il tecnico del Milan.

Lapadula è certamente un giocatore gradito a Brocchi, lo stesso ex tecnico della Primavera lo aveva inserito tra i primi nomi in agenda per il suo nuovo Milan e quindi l'arrivo dell'attaccante a Milano lo avrebbe dovuto rendere felice e soddisfatto. Condizionale d'obbligo perché Lapadula è sì arrivato al Milan ma senza che la futura dirigenza e l'attuale ad Adriano Galliani l'abbiano contattato o avvisato. Il retroscena più amaro è che Cristian Brocchi l'abbia scoperto come un semplice tifoso, dai giornali.

Rendimento stagionale di Lapadula (Transfermarkt)
Rendimento stagionale di Lapadula (Transfermarkt)

Troppo anche per un giovane allenatore in cerca di conferme e di riscatto. Quando arrivò ad aprile ha messo il cuore oltre l'ostacolo, chiamato dal club ha risposto presente, provando a fare di tutto con ciò che aveva a disposizione. E lottando contro critiche e dubbi nei propri confronti, forte del consenso di Berlusconi che oggi, però, non basta più. Entro fine mese si saprà la sorte della società: i cinesi spingono con l'80% e il presidente sembra oramai verso il "sì".

Ciò significherebbe che Brocchi si ritroverebbe solo contro tutti, senza più il nullaosta presidenziale, fino ad oggi sufficiente per guardare avanti con fiducia malgrado le diffidenze. I cinesi non hanno mai parlato di Brocchi come un allenatore su cui puntare, si sono fatte subito speculazioni di mercato con allenatori nuovi, a volte italiani (Giampaolo) altre dal profilo straniero (De Boer). L'ultimo ‘sgarbo' potrebbe essere quello decisivo: in attesa di sapere cosa vorranno fare di lui, Brocchi avrebbe già lasciato, comunicandolo a Berlusconi e guardando ad altre soluzioni professionali come la ripartenza dalla Serie B.

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