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Lapadula al Milan: “Io come Vardy e Braveheart”

Dalla Lega Pro con il Teramo, passando per Pescara fino al Milan: “Ho voluto fortemente questa scelta”. La scalata di Lapadula continua e il fratello Davide su Facebook ne esalta le doti: “Hai conosciuto rovina e trionfo, senza farti ingannare da entrambi. Alla resa hai preferito la battaglia”.
A cura di Marco Beltrami
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Il tormentone legato al futuro di Gianluca Lapadula, si è concluso con un colpo di scena. Né Juve, né Napoli, né Lazio, né Leicester per l’attaccante che presto ufficializzerà il suo trasferimento al Milan. Un blitz quello dei rossoneri, che hanno investito 9 milioni per il capocannoniere dell’ultima Serie B, ingaggiato con un contratto quinquennale. Gioia grande in casa Lapadula per il “grande salto” del bomber pronto a confortarsi con il campionato di Serie A.

Ho voluto fortemente il Milan. E' stata una trattativa lampo – ha ammesso il calciatore dopo le visite mediche -. Ringrazio il dottor Galliani e il Presidente Berlusconi per la fiducia. Oddo mi paragona a Klose? Lui é un grandissimo del calcio mondiale, è un onore. Ringrazio tutto l'Abruzzo per l'affetto che ho ricevuto.

Il fratello del giocatore, Davide, ha affidato al suo profilo Facebook un messaggio di in bocca al lupo per il consanguineo accompagnato dalle parole di quest’ultimo che prova a spiegare la sua “fame” di gol e le sue fonti d’ispirazione: “Che Milan sia. Hai conosciuto rovina e trionfo, senza farti ingannare da entrambi. Alla resa hai preferito la battaglia. Avanti così fratello!”.  E poi ecco il lungo messaggio di Gianluca Lapadula: “In testa ho tutte le occasioni perse, ma la fame mi ha spinto a non mollare mai. Il talento a cui somiglio di più? Direi Vardy, tutta gente che ha molto carattere. La mia qualità è morire su ogni palla, anche quando sembra persa, battagliare su ogni fronte per far gol e non farlo prendere. Sempre in trincea, per questo mio fratello mi chiama Sir William Wallace. Quando cerco di segnare e il portiere para, mi sembra giusto fargli i complimenti. Ma state tranquilli che continuerò a fare di tutto in quei 90 minuti per arrivare al gol. La voglia di arrivare in alto non la perderò mai".

E proprio come il bomber del Leicester Vardy, Lapadula si è affermato tardi sul palcoscenico calcistico italiano, dopo una lunga e proficua gavetta. Un crescendo, che gli ha permesso di passare dalla Lega Pro, dove due anni fa ha segnato 21 gol con il Teramo trascinato sul campo in B, al Pescara, club in cui è letteralmente esploso. 30 i gol segnati in stagione, playoff compresi, contribuendo in maniera decisiva alla promozione in Serie A della formazione di Oddo. E ora il salto di qualità in un Milan, che dovrà rinascere dalle proprie ceneri e potrà giovare della sua grinta e fame di gol e risultati.

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