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La Serie A contro l’omofobia rilancia la campagna “Allacciamoli”

In occasione della partitissima dell’Olimpico contro la Juventus, il centrocampista belga Nainggolan indosserà i lacci arcobaleno, simbolo per il secondo anno della campagna a salvaguardia dei diritti di tutti “Cambiamo gli schemi – #allacciamoli”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il primo quest'anno è stato Radja Nainggolan: il centrocampista della Roma si è prestato come testimonial apripista della nuova campagna di sensibilizzazione voluta dalla Lega in collaborazione con il broker Paddy Power per combattere l'omofobia nel calcio. La campagna si chiama "Allacciamoli", sulla scia della passata stagione quando fece molto parlare di sè questa iniziativa grazie a Davide Moscardelli giocatore-icona seguito da migliaia di fan. Adesso, il belga giallorosso è il primo testimonial per difendere i diritti di tutti e sarà seguito da altri campioni che hanno prestato la propria immagine, come il bianconero e azzurro Giorgio Chiellini. i classici lacci arcobaleno contro omofobia e lesbofobia nello sport per il secondo anno consecutivo da oggi al 2 marzo ritornano dunque sui campi italiani con lo slogan "Cambiamo gli schemi – #allacciamoli".

A presentare la campagna in Campidoglio è stato il sindaco di Roma, Ignazio Marino, insieme al presidente dell'Assemblea capitolina, Valeria Baglio, e all'assessore capitolino allo Sport, Paolo Masini insieme al responsabile Relazioni istituzionali di Paddy Power, Alessandro Scordari, e ai presidenti di Arcilesbica e Arcigay. Nainggolan allaccerà le stringhe arcobaleno proprio in occasione del big-match contro la Juventus all'Olimpico richiamando attorno all'iniziativa la massima attenzione mediatica.

Chiaro il primo cittadino di Roma nel sostenere la campagna: "Questo dibattito fa bene alla città e oggi si sposa con il mondo dello sport, dove la difficoltà e la paura si cercano per superarle e dominarle. Oggi lanciamo un messaggio di uguaglianza, serenità, partecipazione e democrazia molto importante, lo sport ci accomuna e ci rende tutti uguali oltre il colore della pelle, la religione e la sessualità".

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