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La Roma batte il Sassuolo con un’intuizione tattica di Spalletti

Il gol di Cannavaro spaventa i giallorossi, ci pensa Dzeko a rimettere le cose a posto. Nainggolan chiude definitivamente il match (3-1)
A cura di Fabrizio Rinelli
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Sassuolo-Roma termina con il punteggio di 3-1 in favore dei giallorossi. Al Mapei Stadium di Reggio Emilia, Di Francesco schiera un 4-2-3-1, con Gazzola nel ruolo di terzino destro, affiancato da Cannavaro, Peluso e Acerbi; a centrocampo Mazzitelli al fianco di Pellegrini, con Politano, Defrel e Adjapong alle spalle dell’unica punta Matri. Anche Spalletti si affida all’ormai consueto 4-2-3-1, con Szczesny tra i pali e la coppia centrale Manolas-Fazio. Florenzi confermato a destra, mentre a sinistra tocca ad Emerson Palmieri. A centrocampo al fianco di De Rossi rientra Strootman, con Nainggolan ad agire da incursore alle spalle di Dzeko con Salah a destra ed El Shaarawy a sinistra.

Gli attacchi in verticale del Sassuolo

Avvio straripante del Sassuolo che trova  il gol del momentaneo 1-0 grazie a Paolo Cannavaro, di testa su assist di Politano. Il gol dei neroverdi è lo specchio dell’impostazione tattica di Di Francesco che con Mazzitelli e Pellegrini in mezzo al campo ha provato a dare dinamicità al reparto con due uomini, bravi negli inserimenti e capaci di servire al meglio sulla corsa, due velocisti come Defrel e Politano.

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La posizione strategica di Adjapong

Con l’innesto di Adjapong sulla out sinistro, Di Francesco ha voluto prevenire le incursioni esterne di Florenzi che spesso si stacca dalla posizione iniziale da terzino per arrivare fino alla linea degli attaccanti. In questo caso il sacrificio di Adjapong è totale, chiamato infatti a dover aiutare in copertura la difesa, evitando che l’esterno giallorosso possa rendersi pericoloso, e pronto negli inserimenti offensivi proprio sfruttando in rapidità gli spazi lasciati dal nazionale azzurro.

Nainggolan alla Perotti

Rispetto alla gara col Napoli, più complicata rispetto all’ultima giocata in casa contro il Palermo, alla Roma sembra mancare “il genio” di Perotti, capace di aiutare e servire al meglio Dzeko nella finalizzazione. Un ruolo che Spalletti ha affidato a Nainggolan a cui spesso però manca quell’intuizione di prima intenzione capace di sorprendere l’attenta difesa degli emiliani che gli lascia però ampi spazi in occasione del suo personale terzo gol.

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Florenzi ed Emerson sulla linea degli attaccanti. La mossa vincente

Oltre a Florenzi, nel secondo tempo Spalletti decide di alzare anche la posizione di Emerson Palmieri in fase offensiva. Questo permette la superiorità numerica alla Roma costringendo il Sassuolo a schiacciarsi e a sfruttare però in contropiede i tanti vuoti lasciati sulle fasce. Preziose, in questo tipo di azioni di gioco, le posizioni di Manolas e Fazio che, insieme a De Rossi, hanno formato un inedito, ma solido, terzetto difensivo.

Le difficoltà del Sassuolo

Con una squadra così offensiva, gli uomini di Spalletti trovano prima il gol del pari con Dzeko, poi alla mezz’ora il gol del vantaggio, sempre con il bosniaco, e infine il terzo gol grazie a Nainggolan.  Le scelte tattiche di Spalletti nella ripresa, hanno obbligato la difesa emiliana a chiudersi troppo nella metà campo, invitando così a nozze la Roma che con un pressing alto ha tolto serenità e gioco ai padroni di casa.

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