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La Juve vincente è sparita: dalla ripartenza alla rifondazione

Senza più Tevez, Pirlo, Vidal e Llorente i bianconeri hanno perso un potenziale tecnico e tattico importante ma soprattutto personalità in campo. Allegri ha richiesto giocatori precisi ma il mercato ha portato poco e altro e i risultati si vedono: Pogba schiacciato dalle responsabilità, Sturaro e Padoin titolari, Mandzukic in ritardo impressionante di forma. Il rischio è una stagione in cui ricostruire il progetto.
A cura di Alessio Pediglieri
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Zero punti dopo due partite. Non era mai accaduto nella storia della Juventus iniziare in modo così pessimo una stagione e l'allarme rosso fuoco è che oltre alla classifica che non si muove ci sono anche i giocatori che non riescono ad esprimere nemmeno l'ombra del gioco visto lo scorso anno. I vice campioni d'Europa sono la brutta copia della squadra vittoriosa in serie A senza avversari e antagonista in Europa al Barcellona dei fenomeni. Con l'Udinese zero gol e niente gioco; con la Roma una rete nel concitato finale e ancora zero gioco. Allegri ha dovuto fare le nozze coi fichi secchi a centrocampo, senza Khedira e Marchisio e con Padoin e Sturaro in campo. E i risultati si sono visti.

Via i top player, dentro le seconde linee – Quando fai partire – per mille motivi diversi – uomini squadra come Andrea Pirlo, Arturo Vidal e Carlitos Tevez uno dietro l'altro, perdere qualcosa sia dal punto di vista tecnico, che tattico ed infine caratteriale è obbligatorio. E questa Juventus oltre ad aver perso un peso specifico in attacco (dove si può aggiungere anche la partenza di un Llorente sempre pronto quando chiamato in causa) ha perso totalmente la personalità di una squadra vincente. Solo la difesa propone ancora senatori in grado di farsi sentire, ma non più per mantenere alto l'onore.

Colpi a vuoto, Allegri deluso dal merato – Lo si sapeva e lo ha sempre saputo anche Allegri che ha preteso dal calciomercato altrettanti uomini di qualità che, però, sono arrivati con il contagocce. L'ultimo esempio eclatante è stata la trattativa finita male su Draxler, giocatore preteso dal tecnico per precise qualità ma che è volato lontano restando in Bundesliga. Dove è rimasto anche un'altra pedina che Allegri voleva: Mario Goetze, altro giovane stella già confermata a livello internazionale che è rimasta al Bayern.

Centrocampo in crisi, Pogba fantasma – Così, con gli infortuni di Khedira e Marchisio, il centrocampo ha visto titolari giocatori umili ma limitati come Padoin e Sturaro e in panchina i vari Pereyra e Cuadrado, neo bianconero ancora in fase di ambientamento. Troppo poco per pensare di far bene o che tutto possa andare bene anche nelle difficoltà. Se poi si aggiunge anche il fantasma di Pogba, il problema è serio e delicato. Il francese ha voluto il 10 sulle spalle ma  è letteralmente sparito dal campo lasciando i propri compagni in balìa dei flutti di una stagione iniziata in salita.

Cosa servirà – Un autentico colpo last minute nelle prossime 24 ore per dare maggior ricambio a centrocampo in attesa che Mandzukic in attacco ritrovi se stesso e una forma fisica decente (non regge più di un'ora di gioco) e diventi decisivo, insieme ai vari Morata e Dybala. E' proprio sulla mediana che manca la qualità mentre la quantità c'è. E poi, la scesa in campo dei senatori per far sentire il peso di uno spogliatoio storicamente forte e autoritario. Buffon, Chiellini, Bonucci dovranno scuotere animi e menti di compagni appannati. Subito, approfittando anche della pausa della Nazionale.

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