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La Juve si gode al Viareggio il talento di Vadalà, un mix tra Tevez e Dybala

19 anni, argentino, ex Boca, già alfiere nell’attacco di Grosso alla prima gara del Torneo di Viareggio ha trascinato i bianconeri alla vittoria con una doppietta. Un mix perfetto tra l’Apache e la Joya, un predestinato alla prima squadra.
A cura di Alessio Pediglieri
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Potrebbe essere lui il fenomeno del futuro per la Juventus che sta studiando per diventare grande nel tempo: Guido Vadalà, anni 18 professione attaccante. Oggi alfiere della Primavera di Grosso al Torno di Viareggio dove sta mietendo consensi e prendendo plausi da tutti ma che sta scalpitando per approdare in prima squadra. Dove poter ripetere le gesta di Tevez e – magari – poter giocare insieme al suo grande amico Dybala. Due giocatori che per Vadalà non sono giocatori qualsiasi ma due connazionali ai quali ha legato a doppio filo il proprio destino calcistico.

Non è un caso infatti, che Vadalà abbia lasciato il Boca, l'Argentina e la famiglia per approdare alla Juventus a soli 18 anni decidendo di essere inserito nell'affare Tevez che ricondusse la scorsa estate l'Apache in Patria. Giovane dalle grandi speranze e dalle ottime potenzialità l'argentino di Fabio Grosso non solo deve la sua attuale avventura a Carlitos ma anche a Paulo Dybala, altro neo bianconero e connazionale che già stabilmente è in prima squadra e che per Vadalà è quasi un fratello.

E proprio a Dybala, in campo, si ispira, visto che ricorda moltissimo la Joya bianconera per movimenti e qualità tecniche: brevilineo, baricentro basso, bravo nello stretto ed esplosivo nell'uno contro uno che ama svariare su tutto il fronte d'attacco, dietro una punta centrale o esterno in un tridente. Mentre all'Apache deve il suo nuovo nomignolo "il Tevez della Primavera" visto che come Carlitos non disdegna nell'andare in gol e spesso.

Come nel caso del match del Viareggio contro i connazionali argentini del Deportivo Camioneros, alla prima occasione. Vadalà è salito agli onori della cronaca siglando la doppietta che ha steso i connazionali con due gol che son serviti alla giovane punta per imporsi, per provare a prendersi la leadership della Primavera bianconera dove oramai gioca stabilmente ma che inizia a stargli stretta.

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