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La grande ascesa di Higuain, il giocatore in perenne evoluzione 

Una carriera in crescendo, dai giorni ormai lontanissimi del River di Passarella, alla maglia blanca di Madrid. Fino all’arrivo a Napoli, nel 2013 subito segnato dall’incidente in mare e poi da due stagioni sempre in ascesa fino al record dei 36 gol.
A cura di Alessio Pediglieri
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Gonzalo Higuain. Il novello core ‘ngrato del calcio partenopeo è pronto a scirvere pagine nuove della sua carriera in costante ascesa. Prima con il River, poi con il Real, quindi con il Napoli. Adesso sarà la volta della Vecchia Signora che ha puntato fortissimo sull'argentino: 95 milioni di euro per averlo alla corte di Allegri con l'obiettivo dichiarato di sfondare in Europa. Il Pitita ha già dimostrato di valere quei soldi con una ultima stagione straordinaria e con margini di miglioramento enormi. In bianconero, con una squadra al top dove troverà qualità ed esperienza con Pogba, Pjanic, Benatia, Bonucci, Dybala, Dani Alves, potrà esprimersi al meglio e superarsi ancora. Dopotutto, la sua storia insegna: Higuain è nato per continuare a crescere.

Gonzalo Higuain, il rendimento 2015/2016 (Transfermarkt)
Gonzalo Higuain, il rendimento 2015/2016 (Transfermarkt)

Gli esordi al River con Passarella – Il suo trasferimento alla Juventus è ormai cosa fatta, il centravanti argentino dirà addio a Napoli per volare a Torino dove ha già trovato casa e superato le visite mediche. Sono lontani ormai i tempi della grande festa per il suo arrivo nella città partenopea ma ancor più lontani sono quelli in cui lo vedevamo, capellone e dentatura non proprio perfetta, con la maglia del River Plate agli esordi della sua strepitosa carriera. Era il 2008, e Gonzalo da allora di strada ne ha fatta tantissima, in una evoluzione assoluta sia di calciatore che di uomo.

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Epopea Real – A godersi il primo straordinario Higuain fu Daniel Passarella, storico difensore della Seleccion e che in Italia si cimentò con Fiorentina e Inter. Allenatore del River Plate, riuscì a trovare il meglio nel giovane Higuain, ottimizzandolo sebbene ancora acerbo. Un esordio nel gran calcio che gli valse nel 2008 l'approdo in Europa dove venne acquistato dai Blancos di Madrid. Con il Real, dove ha giocato dal 2007 al 2013, ha conquistato tre campionati, due supercoppe spagnole e una coppa di Spagna. Dando il proprio contributo in campo: 62 le presenze con la maglia della nazionale argentina, 30 i gol.

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Napoli, dallo sfregio ai gol – Proprio nel 2013 ci fu il colpo del Napoli. Al suo arrivo all’aeroporto di Fiumicino il 24 giugno 2013, venne accolto come una vera e propria star da parte dei tifosi partenopei. Ma il suo arrivo in terra partenopea però non era stato affatto tutto rose e fiori perché ad agosto 2013 si era tuffato da un motoscafo, al largo dio Capri, e aveva sbattuto il viso contro uno scoglio. All’epoca era in compagnia della fidanzata Lucia Fabiani, e aveva rimediato una ferita lacero contusa alla mandibola destra, che gli era costata 6 punti di sutura, e un taglio allo zigomo, suturato con 2 punti.

Poi il campo: prima con Rafa Benitez con cui ha un buon rapporto ma non riesce a trovarsi. Higuain è semplicemente la fotocopia sbiadita del buon attaccante intravisto a Madrid, dà la sensazione di poter migliorare ma non riesce sotto il tecnico spagnolo. De Laurentiis punta si di lui, fa fuori Rafa e chiama Sarri con cui il Pipita trova subito l'intesa e i risultati ci sono: 36 reti in una sola stagione, capocannoniere della serie A, Napoli secondo in Champions e record di reti in campionato.

 
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