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Un’ora senza tirare in porta. Napoli senza guizzi, così la Dinamo lo ha imbrigliato

Il Napoli resta primo nel girone, ma la partita è inferiore alle attese. Grande difficoltà nel creare occasioni. Impalpabile Mertens. Hamsik si sveglia tardi.
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Al San Paolo trionfa la noia. Per un'ora non si vede nemmeno un tiro in porta. Agli azzurri non basta così un finale in crescendo per superare una Dinamo Kiev che pure non ha messo in mostra una insuperabile compattezza difensiva. Ci ha messo un tempo Hamsik per prendere in mano il gioco, Diawara e Zielinski mancano ancora di sufficiente personalità. Troppo prevedibile però l'azione degli azzurri, che attaccano quasi solo da sinistra, escludendo Callejon, e soffrono l'inconsistenza di Mertens, più a suo agio dopo l'ingresso di Gabbiadini per Insigne, pure il migliore degli azzurri fino a quel momento.

La rete di passaggi a confronto
La rete di passaggi a confronto

Le formazioni – Sarri recupera Albiol che torna al centro della difesa con Koulibaly: è un rientro fondamentale, il Napoli con lui in campo ha subito 0,85 gol a partita, 1.55 dal momento del suo infortunio. Il tecnico sceglie la linea verde a centrocampo: accanto a Hamsik agiscono infatti Piotr Zieliński e il 18enne Amadou Diawara. Bocciato Gabbiadini, da centravanti parte Mertens. Una sola sorpresa nell'undici della Dinamo. Rebrov promuove in attacco  il ventenne Artem Besedin, fresco di debutto in Nazionale, una seconda punta di forte struttura fisica cui comunque piace allargarsi per cercare spazio sull'esterno.

Dinamo con difesa alta – Nelle prime battute gli ucraini, che hanno perso solo due delle ultime 19 gare esterne, difendono con un assetto corto e la difesa alta. Appena si alzano per pressare Koulibaly e ostacolare l'uscita bassa del pallone, saltano le transizioni negative, le coperture preventive, e Ghoulam può verticalizzare per Insigne, bloccato dall'uscita di piede fuori area di Rudko. Il portiere ha preso il posto del 41enne Shovkovsky, bocciato proprio dopo la doppietta di Milik all'andata, che ha annunciato di non voler rinnovare il contratto.

Napoli attacca da sinistra – Contro una squadra che fa densità all'altezza della trequarti, dovrebbe essere cruciale un giocatore come Hamsik, che però tocca 13 palloni nella prima mezz'ora. Lo slovacco gioca come mezzala di possesso per tenere palla, far alzare la difesa e riuscire a sfruttare i semi-spazi, viste soprattutto le caratteristiche di Insigne. Non a caso, nel primo quarto d'ora, il Napoli attacca prevalentemente sulla sinistra sfruttando l'appoggio in sovrapposizione di Ghoulam.

Zielinski e Diawara timidi – Il Napoli sale, preme, comincia a collezionare calci d'angolo ma non riesce a sfruttarli, nonostante la Dinamo difenda praticamente a zona e con due linee dietro, lasciando qualche possibilità di inserimento da dietro. La circolazione di palla del Napoli non è abbastanza rapida, Diawara e Zielinski non entrano nel vivo del gioco ma soprattutto il 18enne che gioca da mediano basso davanti alla difesa non va a prendersi palla e non verticalizza con costanza.

I passaggi di Zielinski e Diawara nei primi 20'
I passaggi di Zielinski e Diawara nei primi 20′

Poche verticalizzazioni – Il Napoli, ed è questo l'aspetto più negativo del primo quarto di gara, corner a parte praticamente non riesce mai a entrare in area per oltre mezz'ora di gioco. Gli inserimenti alle spalle dei difensori di Insigne e Callejon rimangono una minaccia per gli ucraini, che però non rinunciano alla linea alta: l'assenza di conclusioni appare comunque più un demerito degli azzurri. Non è abbastanza rapida l'uscita del pallone, come dimostra il coinvolgimento di Albiol che nel primo tempo scambia 159 volte con Koulibaly (lo scambio più frequente nella manovra del Napoli), tocca 7 volte per Hysaj e altrettante, vulnus della manovra azzurra, riceve un retropassaggio da Diawara.

Le zone di azione del primo tempo: le squadre faticano a entrare in area
Le zone di azione del primo tempo: le squadre faticano a entrare in area

Il primo tempo – Tuttavia, nonostante il 50% di possesso palla, il Napoli chiude il primo tempo con 67 passaggi a 43 nella trequarti offensiva e 5 tiri a 3, ma senza che i portieri siano mai impegnati sul serio.

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Hamsik si prende il Napoli – Nel secondo tempo la Dinamo abbassa la linea difensiva e al 54′ il Napoli riesce a sfruttare come mai prima il corridoio interno per alimentare Insigne che disegna un tiro a giro dei suoi, solo troppo prevedibile per Rudko. E' un Napoli più aggressivo, il pubblico lo sente e lo apprezza. Hamsik dimostra di voler prendere in mano il gioco e tenta un paio di incursioni pericolose.

Fuori Insigne – La Dinamo perde compattezza, principalmente alle spalle del centrocampo, il Napoli alza il ritmo della circolazione di palla e comincia in maniera decisa a verticalizzare per sfruttare i tagli di Insigne fra le linee. Tuttavia, al 66′ Sarri decide di toglierlo per dare una chance a Gabbiadini.

Chance Gabbiadini – Chance che arriva al 74′ sul tocco indietro di Callejon, cercato davvero troppo poco (35 palloni toccati in 75′): il diagonale dal limite espone le difficoltà degli ucraini di difendere fra le linee ma non trova la porta.

I tiri totali: a destra le conclusioni del Napoli
I tiri totali: a destra le conclusioni del Napoli

Contropiede Dinamo – Rebrov si preoccupa perché Khacheridi, cruciale al centro della difesa, fa più volte segno di voler essere sostituito: non un buon segno dopo gli infortuni al ginocchio degli ultimi mesi. La Dinamo però ha un po' di spazio anche in contropiede: al 67′ è un po' affannosa la chiusura degli azzurri sul nuovo entrato González.

Mertens si vede solo al 77′ – La presenza di Gabbiadini permette a Mertens, che in 75′ tocca appena 9 palloni, di fare quel che meglio gli riesce, venire a cercare palla verso il corridoio sinistro senza togliere soluzioni e linee di passaggio a ridosso dell'area. Il risultato è il destro a giro, largo, al minuto 77.

Bilancio – Hamsik, molto cresciuto nel secondo tempo, è al centro della rete di passaggi del Napoli: riceve 23 volte da Ghoulam e in 19 scambia Insigne, una frequenza che testimonia la predilezione praticamente esclusiva per la fascia sinistra. Pesano, però, i 34 scambi fra Albiol e Kouibaly, che testimoniano una certa difficoltà del Naopoli di far uscire velocemente palla dalla difesa. Alla fine, la superiorità territoriale non produce spettacolo. Il Napoli, ancora primo a pari merito col Benfica, esce con qualche fischio.

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