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La carica dei 104: tutti gli “Optì Pobà” della serie A

Dalle stelle Vidal e Cuadrado ai nuovi arrivati Chanturia e Rangel: chi sono e quanto valgono gli extracomunitari nel nostro calcio.
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Che serie A sarebbe senza glie extra-comunitari? Quel variegato ensemble che Tavecchio ha riassunto con gli infelici nomignoli di Optì Pobà e "mangia-banane", giocandosi così l'appoggio di molte società alla sua candidatura per la  presidenza della Federcalcio, rappresentano un quinto del valore complessivo del campionato. Sono in 104, senza contare chi ha un secondo passaporto di una nazione UE, i calciatori extracomunitari in serie A e valgono (dati Transfermarkt) 552,8 milioni di euro sui 2,47 miliardi che si ottengono sommando il valore dei cartellini dei 609 tesserati dalle 20 squadre del massimo campionato.

Juventus "globale" – La presenza di Vidal, il gioiello extra-comunitario più prezioso della serie A (45 milioni) basterebbe quasi da solo a spiegare come mai la Juventus sia l'unica squadra con stranieri provenienti da Paesi non appartenenti all'UE per un valore superiore ai 100 milioni (118): oltre a Vidal, si contano i 23 milioni di Tevez, i 22 di Asamoah, i 10 di Pereyra, i 9 di Caceres e Isla. L'Inter dà piena ragione della denominazione completa di Internazionale, con extracomunitari per 80,4 milioni: è un giro del mondo la difesa con Juan Jesus (12 milioni), Vidic (10), primo rinforzo in ordine di tempo di Mazzarri, e Nagatomo (14). Sul podio delle squadre con i gioielli "esotici" più preziosi la Fiorentina, che ha in rosa extra-comunitari da 72,3 milioni, cifra su cui pesano in maniera determinante i cartellini di Cuadrado (32 milioni) e Savic (13). All'estremo opposto il Sassuolo, unica squadra senza extra-comunitari: il 21enne ghanese Chibsah, infatti, ha un secondo passaporto italiano.

Atlante degli stranieri – La serie A conferma il grande fascino per il Sudamerica, per quella "genialità di uno Schiaffino" resa poesia da Paolo Conte. Sono infatti in 56 gli stranieri che arrivano dal sub-continente americano, il più rappresentato tra quelli extra-europei. Si contano poi 30 giocatori che arrivano da nazioni del Vecchio Continente che non fanno parte dell'UE, 16 africani e due asiatici, Honda e Nagatomo. In termini di nazioni, la colonia più numerosa è quella dei brasiliani (23). In "doppia cifra" anche i serbi (11 con l'ultimo arrivo di Vidic all'Inter), i colombiani e i ghanesi (10). Nella prossima serie A giocheranno anche 7 argentini e altrettanti uruguayani, 5 cileni, 4 albanesi (2 sono i portieri della Lazio Berisha e Strakosha), 3 georgiani (i talentini dell'Empoli Mchedlidze e Shekiladze oltre alla stellina Chanturia arrivato al Verona) e 3 montenegrini. Due  rappresentanti per Giappone, Islanda, Macedonia, Nigeria, Paraguay e Senegal. Nell'atlante della serie A anche un bosniaco (Zukanovic, non contato Pjanic che ha doppio passaporto da comunitario francese e lussemburghese), un ivoriano (Gervinho), un egiziano (Hegazi, difensore della Fiorentina), un lituano (il giovane terzo portiere della Roma Svedkauskas), un peruviano (Vargas), un turco (l'ultimo colpo di Sabatini, Salih Ucan), un ucraino (l'ala sinistra viola Iakovenko) e un venezuelano, l'ala sinistra del Torino Josef Martinez entrato ieri negli ultimi 20′ per Barreto nel 3-0 al Brommapojkarna, prima partita ufficiale del calcio italiano di questa stagione.

Difensori e giovani – Ma qual è il profilo dell'extra-comunitario "tipo" della prossima serie A? Curiosamente non sono gli attaccanti i più ricercati ("solo" 29, con i sudamericani Cuadrado, Tevez e Iturbe sul "podio" della graduatoria di valore), bensì i difensori (34): si va dalle "gemme" Nagatomo e Castan (14 milioni) ai semi-sconosciuti Hördur Magnússon, centrale 21 enne del Cesena e Rafael Marques, solo quasi omonimo del messicano con un passato al Barcellona, 30enne neo-acquisto del Verona arrivato dall'Atletico Mineiro. 31 i centrocampisti, tra ali, mediani e trequartisti (Vidal, Asamoah e Hernanes gli unici con cartellini oltre i 20 milioni) e 9 portieri: Neto della Fiorentina è il più "prezioso" e l'unico che parte sicuro titolare insieme a Brkic dell'Udinese, più indietro nelle gerarchie Berisha alla Lazio e Gabriel al Milan. Le squadre, poi, preferiscono i giovani, e questo giustifica almeno in parte le lamentele di chi fa derivare i problemi del calcio italiano, il fallimento mondiale e la marginalizzazione internazionale proprio dalla poca valorizzazione dei vivai nostrani. Sono 29 sui 104 considerati qui, infatti, gli extra-comunitari under-21 e 34 quelli compresi tra i 22 e i 25 anni, la fascia d'età più rappresentata. Si va poi a calare fino ai 15 over 30, un gruppo di "anziani" irriducibili guidati dal 35enne portiere del Torino Vlada Avramov. Allora, che serie A sarebbe senza extra-comunitari? Una serie A più povera e con meno stelle, a giudicare da questi dati, con buona pace di Tavecchio. Ma anche una serie A con qualche giovane italiano in più, e questo non sarebbe poi così tanto un male.

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