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La Bosnia giallorossa: Miralem ed Edin, classe e potenza

L’ex City e il centrocampista arrivato in Capitale nel 2011 sono stati protagonisti e i killer della Juventus. Classe e potenza, personalità e gol: la Roma ha trovato sull’asse bosniaco due nuovi leader che potrebbero farla diventare (finalmente) grande.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Roma che vince – e per il momento – convince ha una matrice ben precisa ed arriva dall'Europa dell'Est, il Sol Levante del calcio europeo, in costante ascesa e storicamente fucina di campioni graditi dai top club continentali. Così, anche i giallorossi che hanno puntato tantissimo – se non tutto – su due nazionali della Bosnia, novelli idoli della tifoseria dopo il successo ottenuto nella seconda giornata di campionato contro la Juventus: Pjanic e Dzeko. Il primo gradita conferma di un progetto che verte sulle sue qualità, il secondo ottima piacevole sorpresa di questo inizio di stagione.

La classe: Miralem Pjanic

Jolly di qualità – Per Miralem Pjanic la Roma ha resistito alla corte serrata di molti club europei che si erano presentati alla porta di Sabatini con le borse piene di soldi per prelevare il centrocampista di Garcia. Che è rimasto a Roma dove gioca in forma stabile dal lontano 2011 quando i giallorossi lo acquistano in modo definitivo per 11 milioni dal Lione. All'età di 21 anni, il giovane bosniaco si fa subito spazio in prima squadra ritagliandosi un posto da titolare. Pochi gol, molti assist e tante giocate di qualità che lo portano ad essere uno dei perni del progetto tecnico della Roma che decolla con l'arrivo di Garcia.

Punizioni, personalità e assist – La crescita di Pjanic arriva in modo definitivo con il tecnico francese che non lo toglie più dal campo: veloce, capace di fare sia la fase difensiva che offensiva, bravo dietro le punte e tra le linee, è cresciuto anche in personalità prendendo più di una volta la squadra sotto braccio nei momenti più bui. E ha anche nella punizione l'arma in più per trovare il gol. E non è un caso che se degli attuali 19 gol segnati in Serie A, già 8 sono arrivati su calci piazzati. L'ultimo – magistrale – alla Juventus per la vittoria della Roma alla seconda giornata, che ha fatto esplodere l'Olimpico, confermando l'ottima intuizione di Sabatini nel non cedere Pjanic in estate.

La potenza: Edin Dzeko

Panzer d'area di rigore – Così come è risultata vincente la mossa di puntare tutto su Dzeko per l'attacco dopo i colpi a vuoto con i vari Ljajic, Gervinho e Destro. Il nazionale bosniaco (miglior marcatore di tutti i tempi con 45 centri) ha confermato subito di essere un giocatore capace di fare reparto da solo anche in serie A lasciando la Premier e il City per l'avventura capitolina. Bomber autentico d'area di rigore è il nuovo punto di riferimento delle giocate giallorosse ripagate con una rete nelle prime due giornate, segnata alla Juventus, di potenza e rapina con la sua arma migliore: il colpo di testa.

Gol, potenza e mentalità vincente – Un biglietto da visita che può far ben sperare i tifosi per un giocatore che nelle ultime stagioni ha fatto le fortune del City (50 reti in 130 presenze) e prima ancora il Wolfsburg (66 reti in 111 gare). Potenza, gol e soprattutto mentalità vincente: Dzeko è infatti tra i giallorossi che ha vinto di più in carriera, con una Bundesliga, due Premier, una Coppa di Inghilterra, una Coppa di Lega e una Community Sheld. Non elemento da poco per una squadra che vuole sfondare in Europa.

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