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L’orgoglio di Zinedine Zidane: “La mia carriera? Me la sono goduta al massimo!”

L’ex icona del calcio francese e bianconero, si è raccontato in una divertente e curiosa intervista: un lungo viaggio a ritroso, dai primi calci fino alla proposta “particolare” del Real Madrid.
A cura di Alberto Pucci
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L'alba di una nuova carriera, per uno dei simboli del calcio europeo, è appena cominciata. All'età di 42 anni Zinedine Zidane si è, infatti, rimesso in gioco accettando, dopo l'esperienza da secondo con Ancelotti, l'incarico di primo allenatore del Real Madrid Castilla. Per l'indimenticato "Zizou", quella sulla panchina della squadra B del Real Madrid è l'occasione per farsi le ossa e imparare un nuovo mestiere…proprio come quel giorno che, da bambino , decise di indossare le scarpette da calcio: "Diventare calciatore non è facile – racconta il francese, nell'intervista concessa a Vogue – Quando te ne vai di casa a soli 14 anni, tutto si fa duro…specialmente nel primo anno. Ricordo che ogni notte, prima di addormentarmi, pensavo alla mia famiglia. Ero solo un bambino e dovevo far tutto da solo, dalla cena all'abbigliamento". Il piccolo Zinedine, per fortuna, era dotato di carattere e classe da vendere: "Ciò che davvero conta, in un giovane calciatore, è la tecnica – spiega Zizou – Tu la puoi migliorare, ma non puoi apprenderla: devi averla dentro. I miei figli? Sono contento che seguano i miei passi, almeno così non vanno in giro a fare stupidate".

Il retroscena con Florentino Perez – Classe e stile: due parole che hanno sempre contraddistinto Zinedine Zidane. Nonostante il fattaccio di Berlino, con la capocciata a Marco Materazzi, il francese ha sempre fatto dell'eleganza il suo biglietto da visita, quasi quanto un giocatore italiano: "In Italia hanno un'attenzione incredibile per l'abbigliamento. Quando ero alla Juventus, avevo notato che solo pochi giocatori venivano agli allenamenti in tuta. Anche a me piace sceglier bene ciò che devo indossare. Preferisco capi di classe e voglio che la gente mi consideri elegante". Uno stile che, nel corso degli anni, ha colpito molti grandi dirigenti europei. Tra questi anche Florentino Perez, che chiese a Zidane di trasferirsi in Spagna in un modo particolarmente stravagante: "Eravamo nell'anno 2000, alla cena di gala del Pallone d'Oro – ricorda Zidane – Florentino Perez mi passò un tovagliolo con scritto sopra, in francese, se desideravo diventare un giocatore del Real Madrid. Risposi di si e fu uno dei giorni più belli della mia vitaL'idea di giocare in una squadra così prestigiosa mi entusiasmava. Sono orgoglioso di tutto quello che ho fatto durante la mia carriera, me la sono goduta al massimo".

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