6 CONDIVISIONI

L’Italia di Prandelli, mai così giovane. Come nel 2004, quando iniziò la qualificazione ai Mondiali 2006

Quando l’Italia di Lippi iniziò le qualificazioni per Germania 2006, la media del gruppo era di 26 anni e poco più. La stessa di oggi, con gli Azzurri di Prandelli che iniziano la loro marcia verso Brasile 2014. Nel mezzo, la brutta Nazionale dei trentenni in Sudafrica, l’inutile interegno di Donadoni e la più giovane Italia dell’ultimo decennio: quella che arrivò in finale a Euro2012.
A cura di Alessio Pediglieri
6 CONDIVISIONI
italia giovane

L'Italia di Prandelli riparte dall'ultima sfida che l'ha vista protagonista: la finale contro la Spagna di Euro2012, persa malamente ma pur sempre un traguardo raggiunto contro ogni più rosea prospettiva. E lo fa cercando di ritrovare un'alchimia che la nostra nazionale ha stentato a ritrovare dopo lo strepitoso risultato ottenuto nel 2006 grazie alla quarta vittoria mondiale a Berlino.
I nostri azzurri, nell'era Prandelli hanno conosciuto una Nazionale diversa, con un ambiente rinnovato non solo nei nomi di staff tecnico e atletico ma anche nelle intenzioni e nelle direttive adottate. Famoso rimarrà negli anni il tanto discusso ‘codice etico' di autoregolamentazione interna voluto dal CT per dare un segnale forte di correttezza e professionalità ancor prima dei risultati in campo. Un'autodisciplina che ha sicuramente sortito ottimi effetti e che è stata applicata in quasi tutte le volte che se ne richiedeva l'uso ferreo senza guardare in faccia a nessuno ma che ha creato anche qualche imbarazzo e difficoltà nella sua costante applicazione di situazione in situazione. Emblematica l'estromissione di Domenico Criscito per il blitz delle forze dell'ordine a Coverciano nella vigilia degli Europei sulla scia dell'inchiesta ‘Last bet 2' e delle polemiche nate attorno a Leonardo Bonucci, anch'egli coinvolto ma pur lasciato all'interno della spedizione.
Insomma, comunque sia si riparte e lo si fa anche sotto l'altro aspetto distintivo di Cesare Prandelli, la linea giovane, quella dei Verratti e degli Ogbonna, dei talentini che dovranno maturare in fretta in questi due anni per presentarsi all'appuntamento con il Brasile nel massimo delle loro condizioni psicofisiche.

Giovani, etica e risultati – Prandelli, all'indomani delle convocazioni l'ha detto chiaramente: non c'è spazio per gli esperimenti, verrà di volta in volta chiamato chi sarà in quel preciso istante idoneo ad affrontare le gare di qualificazione ai prossimi Mondiali. Certo, il ‘bacino' da cui attingere è sempre un cantiere aperto e chi c'è oggi potrebbe non esserci fra due mesi o due anni e viceversa, perchè nessuno si debba sentire certo e nessuno escluso dal progetto. Ma le idee sono chiare come la risposta alla mancata chiamata di Cassano: per il CT, Fantantonio è al 50-60 per cento e quindi poco utile alla causa azzurra. Se saprà ritornare quello di un tempo, ben venga e porte aperte anche per lui.
Chiarezza, dunque, unita ad una determinazione di non buttare al vento quanto di buono fatto vedere in Ucraina e Polonia con una finale giocata – male – contro l'irresistibile Spagna di Del Bosque. Come dire: in Europa solo le Furie Rosse sono meglio di noi e con questo biglietto da visita ci apprestiamo a capire a livello mondiale a che punto siamo arrivati dopo le delusioni cocenti di Sudafrica 2010.

italia giovane verratti borini

Analogie col gruppo che arrivò a Berlino – Dicevamo della linea verde prandelliana. Un certificato di appartenenza che è diventato un marchio di garanzia. Se si va a confrontare le varie Nazionali da ‘qualificazione' dal 2004 ad oggi, infatti, si può tranquillamente sostenere che con Prandelli alla guida, si sia data una bella girata di vite alle carte d'identità dei giocatori chiamati in azzurro. Se questa nello specifico non è la convocazione da qualificazione assolutamente più giovane degli ultimi 8 anni (26,88 gli anni di media dei 23 chiamati in prima battuta) è comunque una ‘costola' dei convocati del settembre 2008, inizio di qualificazioni per Euro2012, quando la media generale degli azzurri sotto le direttive di Prandelli fu la più bassa in assoluto: 26 anni di media.
Ecco nello specifico un confronto, che fa ben sperare per il futuro di questo gruppo.
Per le attuali convocazioni per le qualificazioni ai Mondiali del 2014, ancora una volta e per la prima volta dal 2004, c', intanto una importante linea di continuità: lo stesso commissario tecnico, Cesare Prandelli reduce dall'entusiasmante Europeo vissuto da protagonista.
Per arrivare al Mondiale in Brasile, le qualificazioni sono oramai alle porte. Prandelli ha scelto (al lordo degli infortuni) così, contro Bulgaria e Malta i seguenti 23 giocatori.

Portieri: Buffon (34 anni), De Sanctis (35) Sirigu (25), Viviano (27).
Difensori: Astori (25), Balzaretti (31), Barzagli (31), Bonucci (25), Cassani (29), Maggio (30), Ogbonna (24).
Centrocampisti: De Rossi (29), Diamanti (29), Giaccherini (27), Marchisio (26), Nocerino (27), Pirlo (33), Poli (23), Verratti (20).
Attaccanti: Borini (21), Destro (21), Giovinco (24), Insigne (21), Osvaldo (26), Pazzini (28).

Prandelli svecchia i trentenni ereditati da Lippi – Nello specifico, una media di 26,88 anni.
Ancor meglio era andata per le convocazioni del 2010, nel post-Sudafrica, con un mondiale alle spalle a dir poco deludente e delle speranze di ripartenza verso Euro 2012 costruite sull'ennesima rinascita di un gruppo alla guida di un allora nuovo giovane commissario tecnico che raccoglieva (al contrario di Donadoni nel 2006) un'eredità meno ingombrante del dimissionario Lippi: Cesare Prandelli.
E' la primissima Italia dell'attuale CT e nel settembre del 2010, con alle porte le qualificazioni per Euro 2012, queste furono le sue scelte contro Estonia e Isole Far Oer.

Portieri: Mirante (27 anni), Sirigu (23), Viviano (25)
Difensori: Antonelli (23), Bonucci (23), Bovo (27), Cassani (27), Chiellini (26), De Silvestri (22), Gastaldello (27), Molinaro (27)
Centrocampisti: De Rossi (27), Lazzari (26), Marchisio (24), Montolivo (25), Palombo (29), Pirlo (31)
Attaccanti: Cassano (28), Gilardino (28), Pazzini (26), Pepe (27), Quagliarella (27), Rossi (23)

La media generale? un clamoroso '26 anni', la più bassa in assoluto degli ultimi due europei e dei due ultimi mondiali azzurri.
Un netto cambiamento rispetto al recente passato visto che due anni prima, per l'Europeo in Sudafrica 2010, Marcello Lippi aveva iniziato l'avventura azzurra nel suo secondo mandato, con uno stuolo di ‘arzilli vecchietti' che per le qualificazioni mondiali nel 2008 si affidò a un gruppo di convocati con una media età pari a 28,9 anni!
Eccolo il gruppo di Lippi contro Cipro e Georgia del settembre 2008.

Portieri:Gianluigi Buffon (30 anni) Marco Amelia (26), Morgan De Sanctis (31)
Difensori: Andrea Barzagli (27), Fabio Cannavaro (35), Marco Cassetti (31), Andrea Dossena (27), Alessandro Gamberini (27), Fabio Grosso (31), Nicola Legrottaglie (32), Gianluca Zambrotta (31)
Centrocampisti: Alberto Aquilani (24) Daniele De Rossi (25), Mauro German Camoranesi (32), Gennaro Ivan Gattuso (30) Andrea Pirlo (29), Angelo Palombo (27)
Attaccati: Alessandro Del Piero (34) Vincenza Iaquinta (29), Antonio Di Natale (31), Alberto Gilardino (26), Luca Toni (31).

italia giovane roberto donadoni

L'interregno, inutile, di Donadoni – Dopotutto, Lippi optò per un richiamo alle armi delle vecchie glorie del Mondiale 2006, inficiando di fatto il lavoro onesto fin lì svolto da Roberto Donadoni che aveva iniziato una lenta ripartenza con una pesante eredità nell'allenare la Nazionale campione del Mondo in carica. Donadoni provò nell'autunno del 2006 a ricostruire un gruppo in vista degli europei 2008, ma i dati diranno che non riuscirà nella realizzazione del proprio progetto. E anche la media dei convocati che chiama per le qualificazioni (27,11 anni) resta a dimostrazione di non riuscire a sgravarsi del retaggio precedente.
Convocando 24 giocatori per le sfide iniziali contro Austria e Svizzera nel settembre 2006, Donadoni fa le seguenti scelte.

Portieri: Gianluigi Buffon (28 anni), Christian Abbiati (29), Marco Amelia (24).
Difensori: Andrea Barzagli (25), Fabio Cannavaro (33), Dario Dainelli (27), Fabio Grosso (29), Massimo Oddo (30), Manuel Pasqual (24), Cristian Zaccardo (25), Gianluca Zambrotta (29).
Centrocampisti: Massimo Ambrosini (29), Daniele De Rossi (23), Gennaro Gattuso (28), Marco Marchionni (26), Simone Perrotta (29), Andrea Pirlo (27), Franco Semioli (26).
Attaccanti: Emiliano Bonazzoli (27), Antonio Cassano (24), David Di Michele (30), Alberto Gilardino (24), Filippo Inzaghi (33), Tommaso Rocchi (29).

Il coraggio, come detto, non ripagò il buon Donadoni incapace di svecchiare un gruppo già con la ‘pancia piena'. Quel gruppo che trionfò a Berlino e che ai blocchi di partenza del settembre 2004 si presentò così agli ordini di Lippi, a fine agosto 2004 alla vigilia del doppio confronto con Norvegia e Moldavia.

Portieri: Buffon (26 anni), Pelizzoli (24); Difensori: Bonera (23), Favalli (32), Ferrari (25), Legrottaglie (28), Materazzi (31), Nesta (28), Oddo (28), Zauri (26);
Centrocampisti: Ambrosini (27), Blasi (24), De Rossi (21), Diana (26), Fiore (29), Gattuso (26), Pirlo (25), Zambrotta (27);
Attaccanti: Corradi (28), Del Piero (30), Gilardino (22), Miccoli (25), Toni (27), Totti (28).

Quell'Italia, otto anni fa, iniziava la sua grande cavalcata al titolo con un gruppo che segnava sulla carta d'identità una media di 26,52 anni d'età. Quella attuale di Prandelli è a 26,88…

6 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views