L’Italia batte l’Uruguay 3-0: la Top 10 del Ranking Fifa è più vicina
Una gara a due facce quella dell'Allianz Riviera di Nizza: l'Italia ha battuto l'Uruguay per 3 a 0 grazie ad un'autorete di Gimenez e ai goal di Eder e De Rossi, mostra qualche miglioramento nel gioco, un buon inserimento di alcuni giovani interessanti e nuovi leader da sfoggiare. Dopo l'ultimo, brutto, precedente contro la rappresentativa urugagia, sconfitta per 1-0 ed eliminazione dal Mondiale del 2014 in Brasile, gli azzurri riescono a vincere contro la nazionale sudamericana e allunga la striscia positiva a 8 gare ufficiali senza sconfitte. La Nazionale italiana punta a migliorare la sua posizione (12°) e tornare nella Top 10, un posizionamento che manca dal 2013, e la gara con il Liechtenstein sarà fondamentale.
Ventura manda in campo l'Italia con un 4-2-4 che vede Darmian, Bonucci, Barzagli e Spinazzola a difendere la porta di Donnarumma. De Rossi e Marchisio a fare da schermo alla difesa con Candreva e Insigne sugli esterni e la coppia d'attacco formata da Belotti e Immobile. La selezione uruguagia si presenta con Muslera in porta e Maxi Pereira, Gimenez, Coates e Caceres in difesa. A centrocampo si muove la coppia Vecino-Alvaro Gonzalez con Sanchez e Urretaviscaya laterali e Nandez in appoggio a Rolan. Assenti Luis Suarez, Edinson Cavani e Diego Godin.
Primo tempo. Parte forte la squadra azzurra, ammonizione di Claudio Marchisio a parte, e al 7′ arriva il vantaggio: lancio di Insigne per Belotti che stoppa bene ma quando sta per calciare viene anticipato da Gimenez che batte l'incolpevole Muslera con un tocco che finisce nell'angolo alto alla sinistra dell'ex portiere della Lazio. Il difensore dell'Atletico Madrid è arrivato col passo lungo per provare a recuperare il terreno dal centravanti azzurro ma ha toccato in maniera maldestra verso la porta e non altrove. L'Italia vuole giocare e provare i nuovi meccanismi e i più in palla sono Insigne, Darmian e le due punte, che si muovono tanto e creano non pochi problemi alla difesa della Celeste. Al minuto 18 Marchisio si accascia a terra e Bonucci chiede subito il cambio per il compagno di squadra e di nazionale: il centrocampista juventino viene sostituto da Riccardo Montolivo, che rientra in azzurro dopo il brutto infortunio al crociato che lo ha tenuto fermo sei mesi. L'Italia gioca meglio dell'Uruguay e va spesso vicino al raddoppio.
Secondo tempo. Le squadre si ripresentano sul rettangolo verde con due nuovi calciatori: Ventura sostituisce Belotti con Eder mentre Tabarez inserisce Stuani per Carlos Sanchez. La Celeste rientra con un piglio diverso rispetto alla prima frazione e gli azzurri non hanno più il pallino del gioco e al 58′ arriva la rete dei sudamericani ma l'arbitro Turpin annulla per un fallo di Caceres su Montolivo. Girandola di sostituzioni, dalla metà del secondo tempo, in vista della gara contro il Liechtenstein con gli ingressi di Bernardeschi, El Shaarawy e Chiellini per Candreva, Insigne e Barzagli. Al minuto 83 arriva il raddoppio azzurro con Eder: l'attaccante dell'Inter tocca in rete un assist del neo entrato Gabbiadini e mette al sicuro il risultato. Nel finale El Shaarawy si procura un calcio di rigore che Daniele De Rossi trasforma agilmente e porta a tre le realizzazioni azzurre.
Il migliore. Gi azzurri hanno mostrato il loro profilo migliore soprattutto grazie alle ottime prestazioni di Lorenzo Insigne e Matteo Darmian. L'esterno napoletano continua il suo percorso di crescita, dai suoi piedi escono solo giocate di qualità e fa un gran lavoro anche in fase di ripiegamento. Buona prestazione anche per il terzino del Manchester United: Darmian è sempre pronto a dare l'appoggio in fase offensiva a Candreva ed è ordinato dalle parti dell'area azzurra. Molto bene anche Spinazzola e De Rossi. Impatto importante per El Shaarawy e Gabbiadini: la tensione positiva che si respira in un gruppo si vede anche da questi particolari.
La gara è più frizzante nel primo tempo, quando i 4 uomini d'attacco (Immobile, Belotti, Insigne e Candreva) mettono in difficoltà più e più volte la difesa dell'Uruguay e le occasioni da rete sono numerose, mentre nella ripresa i ritmi calano e la selezione di Tabarez cerca di mettere paura a Donnarumma: nessun problema per il portiere del Milan. Nel finale arrivano le due reti che chiudono la gara. Minimo sforzo, massimo risultato? Può essere ma la crescita di questa squadra non si può negare e la prova del nove sarà la gara di Madrid del 2 settembre.
