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L’Italia affonda sotto i colpi della Repubblica Ceca: 3-1 per Schick & co.

Travnik, Havlik e Lueftner abbattono la difesa azzurra e adesso il percorso verso le semifinali si fa molto difficile. L’Italia è parsa poco preparata fisicamente e questo è un segnale chiaro dopo le prime avvisaglie avute contro la Danimarca. Contro la Germania è decisiva: bisogna assolutamente vincere, ma non potrebbe bastare.
A cura di Vito Lamorte
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Brutta sconfitta per l'Under 21 a Tychy contro la Repubblica Ceca: la squadra di Vitezslav Lavicka ha battuto l'Italia di Gigi Di Biagio per 3-1 con una gara di quantità, corsa e tanta volontà di agguantare il risultato e adesso il percorso della nostra rappresentativa verso le semifinali si complica. Gli azzurrini hanno sonnecchiato per tutta la prima frazione e, dopo aver trovato il pari ad inizio ripresa, hanno subito un ‘uno-due' terrificante che ha, di fatto, soppresso ogni velleità di portare punti a casa per la classifica del girone C. L'Italia è parsa poco preparata fisicamente e questo è un segnale chiaro dopo le prime avvisaglie avute contro la Danimarca: in alcuni momenti della gara i ragazzi sembrano sulle gambe e in una gara dove conta tanto la fisicità è ancora più evidente. Contro la Germania è decisiva: bisogna assolutamente vincere, ma non potrebbe bastare.

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La Repubblica Ceca di Vitezslav modifica qualche pedina dopo la sconfitta contro la Germania nella prima gara: Holzer per Sacek in difesa mentre a centrocampo ci sono Hubinek e Hasek per Sevcik e Cerny. Confermatissimi Schick e Jankto. Quattro cambiamenti nella formazione di partenza di Gigi Di Biagio rispetto alla gara inaugurale contro la Danimarca: in difesa al posto di Caldara e Barreca ci sono Ferrari e Calabria mentre a centrocampo giocano Grassi e Cataldi per Gagliardini e Benassi. Donnarumma in porta con Conti e Rugani a completare il pacchetto difensivo, Pellegrini l'unico riconfermato a centrocampo e il tridente titolare composto da Berardi, Bernardeschi e Petagna.

Primo tempo. L'Italia parte forte con due occasioni create da Bernardeschi e Pellegrini ma non riesce a tenere alto il ritmo e la Repubblica Ceca esce pian piano dal guscio. Al minuto 24 la squadra ceca trova il vantaggio con Travnik che batte Donnarumma con un tiro dal limite che vede Donnarumma un po' lento nell'andare a terra: il numero 10 della squadra di Vitezslav calcia bene e forte ma la palla non è sembrata angolatissima. Il capitano ceco ha avuto tutto lo spazio possibile per correre palla al piede e calciare senza problemi anche a causa della scivolata involontaria di Rugani all'inizio dell'azione. La squadra azzurra modifica le posizioni in campo ma, a parte due conclusioni di Petagna e Bernardeschi dal limite, non si segnala più nulla. Anzi, è la Repubblica Ceca che si rende pericolosa con un contropiede orchestrato da Jankto, calciatore dell'Udinese, uno dei migliori dei suoi.

Secondo tempo. L'Italia prova ad aumentare il ritmo per mettere in difficoltà la retroguardia ceca ma non ci sono occasioni così rilevanti: Di Biagio prova a inserire Chiesa per Grassi e il baricentro si alza di qualche metro. Dopo qualche minuto di difficoltà gli azzurrini trovano il pareggio con Mimmo Berardi che deposita in rete di testa una respinta ravvicinata di Zima. Bello il lancio di Cataldi per il laterale del Sassuolo che prima ha provato a far passare la palla sotto al portiere ed è riuscito a buttarla dentro in un secondo momento. Il contropiede dà, il contropiede toglie: Petagna tutto solo davanti al portiere tocca sotto la palla che finisce alta mentre Havlik batte Donnarumma con un sinistro piazzato dai 16 metri. Al minuto 85 naufragano tutte le speranze azzurre a causa di un tiro dalla distanza di Lueftner che beffa Donnarumma e chiude la gara. Anche in questo caso il portiere azzurro non sembra essere impeccabile.

https://youtu.be/2hHF8BuPcfA

Il migliore. L'uomo in più della Repubblica Ceca è, sicuramente, Tomas Souček. Questo centrocampista centrale classe 1995 dello Slovan Liberec è onnipresente su tutti i palloni e su tutte le linee di passaggio della squadra azzurra. Protegge la linea difensiva e accompagna gli uomini offensivi, davvero notevole. Molto bene anche la spinta di Jankto e Hasek sulle due fasce, che hanno messo in difficoltà sia Conti che Calabria in diverse occasioni e abilissimi a trasformare l'azione da difensiva in offensiva. Buona la prova anche del capitano Travnik, bravo ad aprire la gara con il suo goal e a essere un supporto fisso nelle ripartenze.

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