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L’Inter di Pioli come quella del Triplete, ma non basta per la Champions

Da quando è arrivato l’ex allenatore della Lazio, i nerazzurri hanno conquistato 10 vittorie in 13 partite, conquistando meno punti alla 25a giornata solo rispetto all’Inter del 2010. Ma non è bastato per raggiungere la zona Champions occupata da Roma e Napoli che vanno altrettanto forte.
A cura di Alessio Pediglieri
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Quando Stefano Pioli è arrivato, l'ha raccolta ai margini del calcio che conta, quello della Zona Europa, dei primi posti, della Champions della corsa scudetto. Da quando ha iniziato ad allenarla, l'Inter oggi è una realtà completamente differente, in piena bagarre per ritagliarsi un posto per le Coppe nella prossima stagione, vantando una serie di vittorie degne delle prime della classe, con una ‘remuntada'  costruita su basi solide, una rosa rivalutata e giocatori rigenerati. Tanto che, statistiche e conti alla mano, un'Inter così bella non si vedeva dai tempi di Mourinho del 2010, l'anno sacro della storia interista, quello del Triplete.

Marcia trionfale – L'Inter di Stefano Pioli vanta numeri importanti: 10 vittorie in 13 partite, 31 punti fatti sui 39 disponibili e una cavalcata che l'ha riportata dalla nona posizione all'attuale quarta piazza in classifica. Se l'era De Boer fosse durata meno o non fosse mai iniziata lasciando spazio immediatamente all'ex tecnico della Lazio, probabilmente oggi se ne sarebbero viste delle belle con Juve, Napoli e Roma. E proprio con i giallorossi nel prossimo turno, a San Siro, si capirà fino in fondo se questa squadra abbia maturato un'identità adulta.

Partenza con handicap – Da sempre, sin da prima del via di agosto, si era detto che quest'Inter aveva in sè una rosa forte, di qualità e tecnicamente preparata a sfidarsi per il tricolore. Poi l'involuzione, l'assoluta incapacità di digerire i dettami di De Boer, la mesta scivolata internazionale in Europa League, le sconfitte in campionato. Fino all'esonero, con la volontà della società di non buttare via – almeno per una volta – acqua sporca e bimbo, optando per la via della ragione e lasciando da parte quella dello stomaco, affidando ad un allenatore preparato e capace ago e filo per ricucire il tutto.

Napoli e Roma, irraggiungibili – Oggi, l'Inter ha 3 punti in più rispetto alla passata stagione ma soprattutto ne ha totalizzati meno solamente rispetto all'anno sacro 2010, quello del Triplete. Quindi, Pioli ha ridato al popolo nerazzurro qualcosa su cui poter tornare a sognare. E se la Champions league non è stata ancora raggiunta lo si deve solamente alle marce forzate che Napoli e Roma stanno imponendosi senza perdere – anche loro – un colpo in campionato. Ai giallorossi, l'Inter ha recuperato solamente un punto da quando c'è Pioli in panchina, mentre ne ha persi 2 sul Napoli. Unici nei di una rinascita che altrimenti avrebbe dello spettacolare.

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