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L’ascesa di Simeone, il Cholo cresciuto tra Pisa e Catania e consacratosi all’Atletico

Da centrocampista e da allenatore è cresciuto in Italia. Nel ’90 fu il presidente nerazzurro Romeo Anconetani a dargli una chance in Serie A dove vinse con l’Inter e la Lazio. Poi da tecnico, Lo Monaco lo portò a Catania dove realizzò il record di punti degli etnei. Ora è il Re della Madrid biancorossa.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il ‘Cholismo' come nuova religione pagana calcistica. La vittoria sul Barcellona prima, quella sul Bayern Monaco poi per raggiungere la sua seconda finale Champions League in tre anni ha fatto di Diego Simeone il nuovo vate del calcio moderno. E' colui che ha definitivamente ucciso il tiki-taka e la visione di Pep Guardiola che ha portato nell'ultimo lustro gli azulgrana e l'allenatore spagnolo a vincere tutto. E se dovesse riuscire anche nel colpaccio in Liga, dove i Colchoneros condividono la vetta con i catalani, questa stagione potrebbe diventare straordinaria e per Simeone arriverebbe la definitiva consacrazione.

L'intuizione di Romeo Anconetani

Da giocatore prima, da allenatore adesso Simeone è stato un predestinato della panchina. Con gran merito ed orgoglio del nostro calcio che lo ha accolto sia come centrocampista sia come tecnico. Una formazione completa, lunga, vincente, che ha un padre putativo unico: Romeo Anconetani. La storia di Simeone in Italia comincia infatti proprio nel 1990 quando lo storico presidente del Pisa lo porta in Italia appena 20enne, acquistandolo dagli argentini del Velez. Il Cholo ragazzo si fa subito notare anche se la squadra retrocede e lui col Pisa, resta in B.

I successi tra Spagna e Italia

E' l'inizio di una carriera in crescendo. Tra Spagna e Italia, Simeone costruisce i suoi successi: vince la Liga nel 1995-96 con l’Atletico Madrid da vice-capocannoniere dei Colchoneros, poi torna in Italia in tempo per costruire lo scudetto del 1999-2000 con la Lazio di Eriksson. In Spagna vincerà anche una Coppa, in Italia due, oltre ad una Coppa Uefa con la maglia dell'Inter e una Supercoppa europea con quella della Lazio. Successi che ne formano il carattere ma soprattutto le idee perché anche da allenatore, attaccate le scarpette al chiodo, non delude le aspettative.

fonte wikipedia.it
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A Catania grazie a Pulvirenti e Lo Monaco

Si forma in questo caso in Argentina, tra le mura patrie, prima con il Racing Club poi con l'Estudiantes: il suo primo titolo da allenatore, Simeone lo vince quasi subito nel 2006 a 36 anni, riportando proprio l’Estudiantes in cima all’Argentina dopo 23 anni di attesa. Quindi parentesi al River Plate e al San Lorenzo per completare la formazione prima del gran ritorno in Italia nel 2011 quando Pulvirenti e Lo Monaco lo chiamano a Catania, per sostituire Giampaolo e salvare la squadra. Il Cholo riparte a fari spenti, come ai tempi del Pisa, e anche stavolta la missione riesce. I siciliani si salvano e Simeone stabilisce il nuovo record di punti rossazzurro in A, 46.

Il Re della Madrid biancorossa

E' il viatico perfetto per il ritorno in Spagna, ancora all'Atletico questa volta da allenatore. Dove in tre anni vince una Liga,  una Coppa e una Supercoppa di Spagna, una Europa League, una Supercoppa Europea e raggiunge per due volte la finale di Champions League. In attesa di conquistarla e magari ritornare in Italia, all'Inter la squadra in cui capì probabilmente che il suo futuro sarebbe stato in panchina, ad allenare e guidare altri giocatori a diventare grandi perché come dicono i suoi compagni d'allora " già per come si muoveva in campo si capiva benissimo che sarebbe diventato un tecnico"

 
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