1 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

L’amarezza di Tevez: “In Cina solo calci e nessuna qualità, sono 50 anni indietro”

Amarezza nelle parole dell’Apache che con lo Shangai Shenua stenta a ritrovarsi in campo: “Qui prendi tanti calcioni e devi stare attento. I giocatori non sono bravi e il pubblico è distante. Se mi sono ambientato? No, ma sono sicuro di riuscirci”
A cura di Alessio Pediglieri
1 CONDIVISIONI
Immagine

Il denaro è tutto quando si sceglie di volare dall'altra parte del mondo e avventurarsi in un ambiente mai esplorato prima, senza garanzie, tra colleghi mediocri e obiettivi minimi, con le luci della ribalta spente e nessuna motivazione reale per riuscire a essere malgrado tutto, un campione. Carlos Tevez, volato in Cina per affrontare la SuperLeague a suon di yen, non sta di certo brillando in campo e anche nella vita di tutti i giorni – non fosse per il vil denaro – ci penserebbe molto di più prima di dire subito sì all'Asia.

Un campionato minore – Una confessione che dimostra quanto le scelte che sembrano più semplici in realtà nascondano insidie e problematiche che alla fine non riesci a risolvere facilmente. Quella di Carlitos Tevez, l'attaccante argentino che ha lasciato la madre patria, attratto dalla valanga di yen con cui la Cina lo ha attratto, confessa una scelta sbagliata e sopportata unicamente per l'aspetto economico. Realismo e pragmatismo, che hanno poco a che fare, però, con il mondo del calcio soprattutto asiatico: "Questo campionato non puo' competere con nessuno dei grandi tornei europei, nemmeno se venisse il miglior giocatore al mondo, c'e' una distanza di 50 anni"

Poca tecnica, tanti calcioni – Una considerazione amara per il bomber dello Shanghai Shenua che al momento è andato a segno solamente una volta. Un problema che non sembra angustiare oltre modo l'Apache: "Qui i giocatori tecnicamente non sono molto bravi, ne' sono molto fisici, anzi. Sono anche molti ingenui per cui, anche senza volerlo, ti rifilano un calcione e ti fanno male. Si deve stare attenti soprattutto a questo. La gente vive diversamente il calcio, in modo distaccato. Con la mia famiglia siamo contenti anche se non mi sono ancora ambientato del tutto ma credo che riusciro' a farlo piano piano".

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views