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L’aggressione di Denis a Tonelli, la squalifica del Giudice Sportivo

Il bomber dell’Atalanta protagonista di un’aggressione al difensore dell’Empoli, nel post partita si giustifica su Instagram rivelando di aver ricevuto una minaccia di morte dall’avversario. Il Giudice Sportivo lo squalifica per 5 giornate, una giornata anche a Tonelli fermato per l’espressione gravemente intimidatoria “Ti ammazzo a te ed alla tua famiglia”, come si legge nel pronunciamento di Tosel. Tonelli smentisce la frase intimidatoria: “Non ho minacciato né Denis né la sua famiglia.”
A cura di Marco Beltrami
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Dopo le sanzioni del giudice sportivo (che ha squalificato per cinque giornate Denis e per una Tonelli) sono arrivate, attraverso Facebook, le parole ufficiali di Tonelli. Il difensore dell'Empoli afferma che lui non ha minacciato né Denis né la sua famiglia. Tonelli contesta inoltre la decisione del giudice sportivo che gli ha inflitto un turno di squalifica: "In attesa della mia conferenza stampa ci tengo a dire che non ho minacciato nessuno tanto meno un calciatore/padre con un bambino accanto. Vengo da una famiglia che mi ha insegnato educazione e rispetto, la mia famiglia (mio nonno, mio padre, mio zio sono medici) salva le vite, non ammazza nessuno! Non ho voluto dire niente fino adesso perché non essendo colpevole non avevo il bisogno di giustificarmi a differenza di quello che hanno fatto altri! Ho preso un cazzotto a tradimento da un vigliacco che è pure scappato e non ha avuto il coraggio di affrontarmi, e nonostante questo sono stato pure squalificato…questa è la giustizia! Ma adesso dico basta! Basta ad accuse ingiuste, basta all'ingiustizia in generale. No alla violenza! Nella conferenza stampa dirò per filo e per segno ciò che è successo! Grazie a chi mi ha scritto a chi mi ha sostenuto e a chi crede in me!‪ #‎noallaviolenza‬".

Cinque giornate di squalifica per German Denis, una comminata a Lorenzo Tonelli. E' questo il verdetto del Giudice Sportivo in merito a quanto accaduto domenica pomeriggio, dopo la gara tra Atalanta ed Empoli. Assieme alla lettura delle motivazioni e della sanzione, nel pronunciamento del Giudice Sportivo, viene descritto – in base al rapporto dei collaboratori della Procura Federale – anche cosa è successo al rientro nello spogliatoio: "a) al termine della gara, nel recinto di giuoco, il calciatore empolese Tonelli rivolgeva al calciatore nero-azzurro Denis l’espressione gravemente intimidatoria “Ti ammazzo a te ed alla tua famiglia”; b) qualche minuto dopo il rientro negli spogliatoi, il calciatore Denis, insieme ad un compagno di squadra, si portava all’ingresso dello spogliatoio empolese e, non appena il Tonelli si avvicinava, lo colpiva con un violento pugno al volto, con conseguenze lesive". Oltre a Denis e a Tonelli sono 14 i calciatori finiti sotto squalifica, tutti per una giornata: Rafael (Verona) e Zè Eduardo (Cesena) per espulsione; perché già sotto diffida Avelar (Cagliari), Berardi (Sassuolo), Bonucci (Juventus), Costa (Parma), Feddal (Parma), Gazzi (Torino), Moras (Verona), Moretti (Torino), Juan Jesus (Inter), Obbadi (Verona), Onazi (Lazio), Ranocchia (Inter).

Il dg Marino a tutela dell'attaccante argentino

"Lo dice Papa Francesco…". E' con questa battuta che il dg dell'Atalanta, Marino, chiude il commento alla vicenda Denis. "Il suo gesto è deprecabile e assolutamente non costituisce un esempio – ha ammesso a Radio Uno – ma c'è stata una provocazione a monte, cioè le minacce di morte che Tonelli ha fatto al nostro centravanti. Sapete cosa ha detto Papa Francesco? `Se il dottor Gasparri – mio amico – offendesse mia madre, gli do un cazzotto´. Come società prenderemo provvedimenti per quanto accaduto, è giusto che German sia squalificato ma non è un bandito".

Denis si giustifica. Una versione confermata anche dallo stesso centravanti argentino che attraverso il suo profilo Instagram pur non smentendo quanto accaduto nel post Atalanta-Empoli ha provato a giustificare le sue azioni: "Che un collega te dica in campo ti auguro a te è alla tua famiglia la morte dopo di che è finita la partita mi ha ammenciato davanti al mio figlio!!!!". Parole che sicuramente non influiranno sulla decisione del Giudice sportivo che rischia di influire pesantemente sulla stagione, e non solo, di Denis.

E' stata una domenica nerissima per il calcio italiano. Gli episodi di Torino, con l'assalto al pullman della Juve e il lancio di una bomba carta dal settore dei tifosi bianconeri nella curva granata, e l'aggressione di Denis a Tonelli nel post partita di Atalanta-Empoli hanno rovinato quella che sarebbe dovuta essere una bella giornata di sport. In merito a quanto accaduto a Bergamo, c'è grande attesa per il verdetto del Giudice sportivo che potrebbe rivelarsi pesantissimo per l'attaccante argentino. Tosel sta cercando di ricostruire il tutto sulla base del report degli ispettori federali, e anche di quanto raccolto dagli addetti ai lavori presenti. Il centravanti dei toscani Maccarone infatti ha reso di pubblico dominio l'aggressione, lasciando tutti senza parole.

L'episodio. Questo infatti il racconto di Maccarone: "Credo che Denis sia un vigliacco. Ha dato un cazzotto a Tonelli da dietro negli spogliatoi. Parliamo tanto di violenza e poi succedono queste cose tra calciatori. Lorenzo ha subito un colpo sotto l'occhio e credo si sia rotto il naso. Durante la partita hanno litigato, sono anche volate parole grosse, ma questo non giustifica affatto gesti del genere. Sono il capitano e ho voluto raccontare come sono andate le cose". E se Sarri ha parlato addirittura di daspo per Denis, a prendere le difese del tanque ci ha pensato il direttore generale dell'Atalanta Pierpaolo Marino: "Tonelli ha aspettato Denis nel tunnel degli spogliatoi dopo la partita e ha minacciato di morte lui e la sua famiglia – come riporta Sportmediaset -. German è molto sensibile perché ha quattro figli".

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