48 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

L’Academy dell’Arsenal boccia Brooklyn, figlio di Beckham

Lo staff tecnico del settore giovanile dei Gunners boccia il figlio dell’ex stella dello United: niente borsa di studio biennale.
A cura di Maurizio De Santis
48 CONDIVISIONI
Immagine

"Brooklyn si vergogna di me", confessò poche settimane fa David Beckham in un'intervista. Quindici anni, è un adolescente con un nome pesante sulle spalle soprattutto se hai un padre che è stata una stella della Premier, dell'Inghilterra e del calcio internazionale. Tutti si aspettano che anche il tuo calcio sia perfetto, letale, quasi magico abbastanza camminare sulle orme del genitore che da Manchester (sponda United) fino a Parigi ha incantato mezzo mondo con le traiettorie impossibili disegnate su punizione, da calcio d'angolo, con assist perfetti e da manuale. All'Arsenal, nel settore giovanile che deve fornire talenti ai Gunners della prima squadra, la pensano diversamente: e allora capita di essere bocciato pur avendo talento.

A Brooklyn, il maggiore dell'ex 7 dei red devils è successo proprio quando credeva che la strada ormai fosse tracciata: dall'Under 16 all'Under 18 dei londinesi il passo è stato breve. E' fatta pensava, non era così: quella chiamata era arrivata anzitutto per colmare lacune in rosa causate (molti ragazzi erano in Qatar per un torneo) lo staff tecnico responsabile dell'Academy (laddove ‘studiano' anche i fratelli Cruz e Romeo) non lo ha ritenuto idoneo a continuare l'esperienza nel settore giovanile. Niente borsa di studio biennale, la sua avventura all'Arsenal si chiuderà a fine stagione (come raccontato dal Daily Mail). E' bravo ma non troppo. Il ragazzo ha ottime qualità, farà strada ma ha ancora bisogno di crescere e strutturare il fisico per resistere agli urti dei marcatori (come quelli della vita). Respinto, sarà per un'altra volta e da qualche altra parte.

Che botta per il giovanotto che – secondo il racconto di papà – scende dall'auto un po' prima d'arrivare a scuola perché preferisce arrivarvi a piedi e da solo, senza la presenza ingombrante dell'ex calciatore. Cosa farà adesso? Secondo i tabloid la delusione potrebbe spingerlo anche ad abbandonare per sempre il calcio. Continuerà a paraticarlo ma sarà solo per gioco, un divertimento. Tra amici – quelli veri – nessuno s'aspetta che tu faccia per forza magie.

48 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views