‘Kuba’ Blaszczykowski l’uomo dei record della Polonia

La Polonia per la prima volta nella sua storia ha raggiunto i quarti di finale agli Europei. La nazionale di Nawalka ha sconfitto ai calci di rigori l’ostica Svizzera di Petkovic, che ha pagato a caro prezzo l’errore di Xhaka, e così è ritornata a vivere i fasti di un tempo. Perché la Polonia ha un’importante storia calcistica. Con Lato prima e Boniek poi infatti i polacchi hanno conquistato il terzo posto nei Mondiali del 1974 e del 1982. Vedere questa squadra nei quarti di Euro 2016 non è una sorpresa, ma sorprende invece vedere come protagonista principe Jakub ‘Kuba’ Blaszczykowski, ex calciatore della Fiorentina, che ha realizzato il secondo gol consecutivo all’Europeo.

Kuba, che il club viola non ha voluto riscattare dal Borussia Dortmund, realizzando il suo secondo gol di fila ha emulato Zibi Boniek, l’ultimo polacco prima di oggi capace di segnare due gol in due match consecutivi in una grande manifestazione. Ma Blaszczykowski detiene anche un record particolarissimo, forse unica. Perché la Polonia, compresa questa partecipazione, solo tre volte ha disputato gli Europei e in totale ha realizzato sei gol, tre di questi li ha segnati ‘Kuba’, che nel 2012 stoppò la Russia con un bolide da lontano e nel giro di pochi giorni ha punito prima l’Ucraina e poi la Svizzera.

Inoltre nella sequenza di rigori con la nazionale di Petkovic anche lui ha messo il suo autografo sulla vittoria. L’ex viola si è preso completamente la scena a scapito anche di Lewandowski, uno degli attaccanti più attesi in Francia, che è ancora a secco. Al termine dell’incontro Kuba ha fatto capire che la Polonia ha ancora molta fame e vuole continuare la sua corsa a Euro 2016:

Li abbiamo affrontati molto bene, è un momento storico per noi. Siamo tra le prime otto d’Europa, nel secondo tempo la Svizzera ha giocato meglio perché gli abbiamo dato troppo spazio. Alla mia età le emozioni non svolgono un ruolo così importante, per me la cosa importante è la squadra. I miei successi individuali non sono importanti. Adesso vogliamo continuare a vincere. La vittoria di oggi ci fornisce altre motivazioni. Affrontiamo una partita alla volta e vediamo cosa accadrà.