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Kovacic al Real per 40 milioni, Perez: ‘Ci serviva una riserva per la panchina’

Il presidente dei blancos spiega così la scelta di ingaggiare il croato dell’Inter: “E’ un calciatore con il quale abbiamo migliorato la panchina”.
A cura di Maurizio De Santis
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Kovacic bacia la maglia del Real Madrid nel giorno della presentazione ufficiale
Kovacic bacia la maglia del Real Madrid nel giorno della presentazione ufficiale

Quaranta milioni di euro per un panchinaro. Il Real Madrid, che ha chiuso il bilancio della scorsa stagione con un fatturato di oltre 660 milioni di euro, può permettersi anche questo lusso: comprare Kovacic, coprire d'oro l'Inter perché lo lasciasse partire, regalarlo a Rafa Benitez che ha bisogno di un'alternativa in rosa. Un calciatore utile al momento opportuno. Un giusto rincalzo. La pedina che possa tornare preziosa quando le necessità del turn-over e la malasorte impongono scelte forzate. Ecco, il croato che con tanto entusiasmo è sbarcato alla ‘Casa Blanca' null'altro è che "un calciatore con il quale abbiamo migliorato la panchina". Ad ammetterlo con estrema franchezza è il presidente delle ‘merengues', Florentino Perez, che nell'intervista all'emittente Cadena Ser non nasconde la ‘mission' dell'operazione conclusa coi nerazzurri.

Un club straricco come quello iberico può anche concedersi uno strappo alla regola. Uno sfizio che la maglie allargate di recente dal fair-play finanziario – meno severo rispetto ai mesi scorsi – hanno reso possibile, come fatto anche da Barcellona (ma dovrà attendere gennaio 2016, quando finirà l'embargo della Fifa), le due squadre di Manchester (City e United, con i casi clamorosi di Sterling e Martial), il Chelsea e il Paris Saint-Germain. Una concessione che qualsiasi altro presidente avrebbe evitato nonostante le richieste pressanti dell'allenatore. Già, ma Perez non è un presidente come tutti e chiosa il suo racconto sulla trattativa Kovacic: "Benitez lo conosce bene – ha aggiunto il numero uno del Real -, perché l'ha visto giocare per campionati in Italia, quand'era al Napoli. E allora abbiamo deciso che potesse andare bene ingaggiarlo perché avevamo bisogno di aggiungere alternativa in panchina".

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